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Swansea, Guidolin: “Leicester? Difficile il bis in campionato, ma Ranieri farà una buona Champions”

Ancora poche ore, poi sarà Leicester-Swansea, ennesimo derby tra manager italiani. Francesco Guidolin e Claudio Ranieri si sono già incontrati la scorsa stagione e per il momento il bilancio in Premier League è di due vittorie a favore dell’allenatore romano. Guidolin ha individuato il segreto dei “foxes”:

“La fame” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport – “Non hanno mai sbagliato una prestazione, pur perdendo qualche punto o qualche partita. L’impresa della scorsa stagione ha superato i confini del calcio: è consegnata ai libri di storia dello sport. E’ come se un corridore di seconda fascia avesse vinto il Tour de France. Mi pare quasi impossibile che si verifichi un bis in campionato, ma sono convinto che Ranieri possa fare una buona Champions. Derby? Io stavolta spero di uscire dal campo con le ossa sane dopo le due batoste della scorsa stagione: 0-­3 all’andata, 0­-4 al ritorno. Cercheremo di fare la nostra parte, consapevoli che il Leicester non ha ancora vinto una gara ufficiale e troveremo un avversario determinato”.

Obiettivo stagionale? “Non ho mai parlato con la proprietà di traguardi, ma credo che il primo target sia arrivare a 40 punti. Poi, semmai, alzeremo l’asticella. Sono soddisfatto di questi sette mesi, perché venire a lavorare quassù era un mio desiderio e sono riuscito a realizzarlo. Ho retto l’urto del noviziato e lo Swansea si è salvato. Allargando gli orizzonti, ci sono molti aspetti affascinanti di questa esperienza. La Premier è un campionato durissimo, dove non ci sono mai partite dall’esito scontato. Ma la cosa più bella è l’ambiente. C’è una cultura sportiva di primo livello. C’è meno tensione rispetto all’Italia. E c’è un modo diverso di vivere le sconfitte. Fanno male anche qui, ma non provocano il caos che si scatena nel nostro Paese”.

In Priemer non mancano di certo i grandi allenatori, o manager, come li definiscono in Inghilterra: “Vero. Tra i grandissimi manca solo Ancelotti. Per me è un onore partecipare a questo torneo delle panchine. Podio? Manchester United, Manchester City e Chelsea lotteranno per il titolo. Tottenham, Liverpool e Arsenal mi sembrano un gradino sotto. Il Leicester sarà aggrappato al treno delle migliori, ma mi aspetto un’altra bella sorpresa. Conte? Nel Chelsea già si vede la sua mano. Il Chelsea corre per 90 minuti e aggredisce il pallone”. Onore all’Europeo del Galles: “Hanno Bale, un ottimo allenatore e un gruppo solido di giocatori. I miei sono stati importanti: Neil Taylor e Williams, che ora è passato all’Everton“.

Guidolin ha già inquadrato tatticamente il materiale umano a disposizione: “Alterniamo il 4­3­3 con il 4­2­3­1. Sono i moduli più adatti alle nostre caratteristiche. La flessibilità è uno dei punti cardine. Nella mia esperienza in Galles non ho voluto stravolgere tutte le abitudini consolidate. Bisogna avere buon senso e trovare piccoli compromessi. Coppa di Lega? A Peterborough è stato fantastico. Ho respirato l’aria del vecchio calcio inglese”.