Superlega, l’ECA: “Uniti contro chi mina le basi del calcio europeo”
Il comunicato ufficiale dell’ECA in merito alla sentenza della Corte Europea sulla Superlega
La sentenza della Corte Europea sulla Superlega continua a far discutere. Tra le tante reazioni nel mondo del calcio è arrivata anche quella dell’ECA (European Club Association). “Il calcio è un contratto sociale e non un contratto legale: tutti i soggetti interessati riconosciuti del calcio europeo e mondiale – che comprendono confederazioni, federazioni, club, leghe, giocatori e tifosi – sono più uniti che mai contro i tentativi di pochi individui di perseguire obiettivi personali programmi volti a minare le basi stesse e i principi fondamentali del calcio europeo“, si legga all’interno di un comunicato ufficiale.
Superlega, l’ECA: “Sentenza Corte Europea non appoggia il progetto”
L’ECA, all’interno della sua nota ufficiale, commenta così la sentenza della Corte Europea: “Per essere assolutamente chiari, la sentenza non sostiene o avalla in alcun modo alcuna forma di progetto di Superlega“. Sulla possibilità di un ritorno del progetto, l’associazione non si dimostra preoccupata: “Da quando è stata intentata la causa due anni fa, sono già state messe in atto importanti riforme progressiste di governance nell’ecosistema del calcio in Europa e nel mondo, comprese le nuove regole UEFA per la pre-autorizzazione delle competizioni; e in particolare, le riforme previste dal memorandum d’intesa e dalla joint venture dell’ECA con la UEFA e la FIFA (firmato a settembre e marzo di quest’anno). Attraverso l’ECA, i club oggi sono già al centro del processo decisionale in relazione alle competizioni a cui partecipano. In breve, il mondo del calcio è passato dalla Super League anni fa e le riforme progressiste continueranno“.
L’ECA chiude il suo comunicato annunciando il continuo lavoro congiunto con UEFA e FIFA volto a contrastare la Superlega: “L’ECA continuerà a lavorare con la UEFA, la FIFA e tutte le parti interessate riconosciute del calcio per sviluppare il gioco in modo positivo e progressivo, fondato sui principi di meritocrazia sportiva, inclusività, competizione aperta e solidarietà genuina. Questi principi sono al centro dell’ECA e del modello sportivo europeo, dal quale tutti i livelli della piramide traggono beneficio e prosperano“.