Sub20, occhio a… Huesca: il medico mancato che studiava Chilavert
Paraguaiano di nascita e spagnolo d’adozione. Lo staff della nazionale l’ha scoperto quando si è allenato con la prima squadra del Valencia, ma i compagni non hanno preso benissimo la convocazione al Mondiale Under 17
Seconda giornata di Sub20 e nuovi talenti da scoprire. Alle
21.30 c’è Paraguay-Ecuador, tutti gli occhi sono puntati sul portierino del
Paraguay Diego
Huesca, classe 2000.
Non sapete chi sia? Tranquilli, fino a un paio d’anni
fa non lo conosceva neanche lo staff della nazionale, hanno iniziato a
seguirlo quando l’ex
allenatore del Valencia Voro l’ha chiamato per allenarsi in prima squadra: “Nessuno
sapeva della mia esistenza finché non sono usciti i primi articoli sui
giornali”. Paraguaiano
– di Encarnación, al confine con l’Argentina – ma
con doppio passaporto, ha scelto di giocare con la maglia del suo
Paese nonostante la richiesta della Federazione spagnola.
Se
non fosse diventato un calciatore avrebbe fatto il medico come
i genitori, che quando Diego aveva 4 anni hanno fatto le valigie per
trasferirsi in Spagna alla ricerca di una vita migliore. Lui l’ha
trovata tra i pali. Con il Jabac Terrassa conquista il torneo de Arnedo,
una competizione nazionale dove batte una dopo l’altra Barcellona e Real
Madrid. Finale contro il Villarreal decisa ai rigori. Huesca protagonista:
due rigori parati e uno segnato. Miglior portiere del torneo.
Sì, anche lui dal dischetto. Normale per chi è cresciuto guardando le parate
di Chilavert. La mamma gli caricava i video e lui
rimaneva lì a studiare ogni minimo particolare: “Era sinistro come me e
aiutava la squadra anche in attacco”. E oggi sono in molti a rivedere
il Chila in lui. Una volta guardava i voli di Chilavert, oggi dovrà guardare quelli del titolare scelto da Morìnigo Orlando Gill.
Grandi riflessi e bravo con i piedi, nell’uno contro uno nove
volte su dieci non lo superi. Se n’era accorto anche Voro che l’ha chiamato per allenarsi in
prima squadra. Occasione da non perdere, e pazienza se aveva un
problema alla caviglia: “Non avrei lasciato che mi potesse impedire il
sogno che avevo da bambino. Quando poi ho iniziato ad allenarmi con giocatori
come Nani il dolore è passato”.
Al Valencia dal 2014, nel 2017 gioca da titolare il
Mondiale Under 17 in India senza fare le qualificazioni: “Dovevo finire la
stagione col club”. Come l’avranno presa gli altri portieri? “Volevano ucciderlo” ha
svelato un compagno. Per modo di dire, chiaro. Perché in fondo tutti
sognavano di giocare in Europa come lui: “Volevamo vedere cosa avesse di
speciale questo ragazzo”. E così in allenamento lo bombardavano di tiri in
porta. Ogni giorno la stessa storia: di qua, di là, palloni che arrivavano da
tutte le parti. Lui ne prendeva quante poteva e spesso lasciava tutti a bocca
aperta. Risultato? Al debutto contro il Mali ha fatto sei interventi decisivi.
Ora si volta pagina, Diego Huesca vuole essere protagonista
anche nel Sub20 in Cile. Il Chilavert di Valencia è pronto per continuare a
stupire.