Atletico Madrid, Suarez saluta in lacrime: “Sarò sempre un vostro tifoso”

Luis Suarez domenica ha giocato, contro il Siviglia, la sua ultima partita al Wanda Metropolitano con la maglia dell’Atletico Madrid. Il club ha infatti deciso di non rinnovare il contratto del Pistolero in scadenza il prossimo 30 giugno.

La storia d’amore tra Suarez e l’Atletico Madrid è durata appena due stagioni, ma ha segnato profondamente tutte le parti coinvolte. Accolto tra lo scetticismo nell’estate 2020, dopo l’addio al Barcellona ed essere stato a un passo dalla Juventus, il Pistolero si è preso la sua rivincita regalando all’Atletico Madrid la seconda Liga dell’era Simeone. Una stagione in cui si è rivisto il Suarez dei tempi migliori, in grado di guidare da leader i compagni e di dominare tecnicamente su tutte le squadre del campionato spagnolo. L’uruguagio lascia oggi, dopo essere entrato nella storia del club biancorosso con 34 reti in 81 presenze.  

Atletico Madrid, Suarez: “Sarò sempre un vostro tifoso” 

Per il Pistolero è stata una serata dal grande impatto emotivo, tanto da non riuscire a trattenere le lacrime al momento dell’uscita dal campo. I tifosi colchoneros, oltre a rendergli omaggio con una lunga standing ovation, hanno esposto uno striscione con la scritta: “Grazie Lucho per averci resi campioni“. Il riferimento è ovviamente a quanto fatto lo scorso anno, in cui ha trascinato il club al titolo. Dopo il triplice fischio dell’arbitro, Suarez ha fatto un giro di campo con la famiglia e ci ha tenuto a ringraziare i tifosi con un discorso in cui non è riuscito, ancora una volta, a contenere l’emozione: “Sarò eternamente grato ad ognuno di voi per il supporto e l’affetto che mi avete dato in queste due stagioni. Ovunque andrò, sarò per sempre un tifoso dell’Atletico Madrid“. 

Nonostante una seconda stagione deludente, in cui è sembrato emergere un inevitabile declino fisico, l’amore e la riconoscenza dei tifosi non è stata intaccata. A 35 anni, dopo essere entrato nella storia dell’ennesimo club, Suarez dovrà adesso decidere quale sarà forse l’ultima tappa della sua carriera. Sempre con l’Atletico nel cuore.

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