Atalanta-Shakhtar, Srna: “Per il secondo posto sarà battaglia”
Le parole dell’ex difensore del Cagliari, oggi assistente di Castro allo Shakhtar, alla vigilia della sfida di Champions contro l’Atalanta
Una parentesi rossoblù, nel mezzo di una vita allo Shakhtar Donetsk. Dopo una buona stagione in maglia Cagliari, Dario Srna non ha resistito al richiamo di casa ed è tornato nel club ucraino come assistente dell'allenatore Luis Castro. Ma per un giorno, con lo Shakhtar impegnato domani a San Siro contro l'Atalanta per la seconda giornata di Champions League, l'ex difensore può riprendere confidenza con l'Italia. "Per me è un grande piacere tornare qui", si racconta Srna alla vigilia ai microfoni di Sky Sport.
"Ho già fatto una grande esperienza al Cagliari e in Serie A, ora però lavoro di nuovo allo Shakhtar. La mia casa, dopo averci giocato per 15 anni". L'ex rossoblù spiega la sua nuova avventura e commenta gli equilibri del gruppo C di Champions League: oltre ai nerazzurri e agli ucraini, anche Dinamo Zagabria e Manchester City. "Cerco di aiutare in ogni partita all'interno un nuovo ruolo", continua. "Domani giochiamo contro una grande squadra: dopo il Manchester City il resto del girone è equilibrato e sarà grande battaglia per il secondo posto".
Srna ha poi lasciato un commento sulle sue 'vecchie conoscenze' del nostro campionato. "Barella è un grande uomo e un grande giocatore", le parole sull'ex compagno del Cagliari. "Lui è il futuro del calcio europeo, lo si comincia a vedere all'Inter. Mkhitaryan? Non è l'unico ex Shakhtar finito alla Roma, anche il mio vecchio allenatore Fonseca". Sulle cui qualità, Srna non ha dubbi: "Ha bisogno di tempo, due o tre mesi, ma lui è un grande tattico e potrà fare bene nel campionato italiano. La Roma può entrare nelle prime 4". Poi l'ex difensore glissa su Taison, vicino al Milan nell'ultima sessione di mercato. "Non lo so, decide solo il presidente. C'è la clausola e dipende da quanti soldi si pagano. Taison oggi gioca bene allo Shakhtar e qui è un esempio per tutti".
Eppure, con il Cagliari che avrebbe accolto a braccia aperte Dario per un'altra stagione, la domanda sorge spontanea: perché smettere? "Ho avuto due o tre proposte dall'Italia, tra cui quella di continuare al Cagliari", ammette Srna. "Ho scelto di prendermi una pausa di un mese, poi ho fatto capire al presidente che lo Shakhtar per me è casa. Io di nuovo in Italia? Nel futuro tutto è possibile. Non è facile smettere di giocare a calcio, ma questa squadra è il mio amore". Con gli ottavi di Champions, il sogno all'orizzonte.