Sporting Lisbona nel caos. Il presidente critica la squadra e i giocatori reagiscono: sospesi in 19
Lo Sporting Lisbona non aveva un compito facile in Europa League, l’andata della doppia sfida contro l’Atletico Madrid ha visto i portoghesi sconfitti 2-0. Le conseguenze del ko però si sono viste fuori dal campo con la squadra che si è trasformata in una vera e propria polveriera. In patria la stampa e i media danno i biancoverdi ormai fuori dalla competizione e la prestazione non eccellente contro gli spagnoli di Simeone ha deluso principalmente il presidente del club Bruno de Carvalho che senza pensare troppo alla diplomazia ha pubblicato sul suo profilo Facebook un lungo messaggio per criticare tutti i calciatori della squadra.
La formazione guidata da Jorge Jesus sta passando un momento non semplice e viene da due sconfitte consecutive che l’hanno portata ad essere quasi fuori dall’Europa e al terzo posto in campionato. Così il numero uno dello Sporting ha sbottato: “Più volte ho l’impressione che la squadra giochi in nove e questo anche contro l’Atletico ha peggiorato le cose – ha scritto – vedere errori grossolani da parte dei giocatori internazionali ed esperti aumenta soltanto la nostra sofferenza”. La critica pubblica non è passata in osservata all’interno della squadra, che a sua volta ha reagito alla pesante accusa del presidente.
Rui Patricio, portiere e senatore del gruppo, si è fatto così portavoce del pensiero dei compagni, pubblicando a sua volta un lungo post su Facebook dicendosi dispiaciuto per le parole del presidente e per l’assenza di appoggio da parte di chi dovrebbe essere il leader del gruppo: “Ha puntato il dito per colpevolizzare i giocatori pubblicamente, l’unione di un gruppo si fonda sugli sforzi di tutti, indipendentemente dalla situazione che stiamo passando. Tutti i problemi vanno risolti all’interno del gruppo”. Una situazione non semplice da gestire, peggiorata dal fatto che Bruno de Carvalho non ha reagito bene nemmeno alla risposta dei suoi calciatori.
Alla fine sono state 19 le reazioni pubblicate sui profili social di altrettanti giocatori, tutte orientate a difendere l’unità del gruppo e a condannare la decisione del presidente di schierarsi apertamente contro la squadra. “Noi sudiamo, combattiamo e onoriamo sempre la nostra maglia – è il messaggio dei calciatori dello Sporting – desideriamo condividere il nostro malcontento attraverso questo messaggio dopo aver sentito le dichiarazioni del nostro presidente che ha deciso di non sostenerci in questo momento difficile”.
Una presa di posizione detta a cui Bruno de Carvalho ha reagito ancora duramente. I 19 giocatori che hanno manifestato pubblicamente di essere scontenti dopo le sue critiche sono stati sospesi. Fino a data da destinarsi. “Questi bambini viziati credono di poter andare lontano, ma questa volta la mia pazienza è finita per chiunque creda di poter mettere i suoi interessi davanti a quelli del club e di qualsiasi critica. I giocatori vengono sospesi immediatamente. Devono abbassare la testa davanti alla disciplina delle istituzioni”. La lista dei calciatori ‘fuori uso’ si fa quindi lunga, lo stesso Rui Patricio ha confermato i nomi di tutti i calciatori che al momento non sono disponibili per la partita di campionato contro il Paços de Ferrera, in attesa di capire se il provvedimento rientrerà prima della gara di ritorno da giocare in casa contro l’Atletico giovedì.
Questa la lista completa dei giocatori sospesi: Rui Patricio, William Carvalho, Sebastián Coates, Coentrao, Gelson, Piccini, gli argentini Marcos Acuña, Rodrigo Battaglia, Bryan Ruiz, Bruno Fernandes, il colombiano Freddy Montero, Stefan Ristovski, Wendel, Rúben Ribeiro, Doumbia, Bruno César, Podence, Palhinha e Leao.
Una situazione di certo surreale, il presidente non ha voluto sentire ragioni e ha detto di averne abbastanza dei ‘bambini viziati’ che credono di poterla sempre passare liscia: “Non hanno rispetto per niente e per nessuno, gli atleti che hanno scritto quelle parole andranno incontro a provvedimenti disciplinari”. Detto, fatto. In risposta poi a un articolo pubblicato sul Correio da Manhã, lo Sporting ha precisato che i calciatori non avevano rifiutato di allenarsi ad Alcochete all’indomani della sconfitta di Madrid ma che i lavori erano proseguiti normalmente. La stampa portoghese parla di guerra e non esclude nemmeno le dimissioni dell’allenatore. In ogni caso lo Sporting al momento si ritrova quasi senza giocatori da poter schierare.
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