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Spezia, il ds Meluso: “Italiano legato al club, ci penserà molto bene prima di andare”

Le dichiarazioni del direttore dell’area tecnica del club ligure dopo la salvezza ottenuta con una giornata d’anticipo

Dopo i festeggiamenti per la vittoria sul Torino che è valsa l’aritmetica salvezza con un turno di anticipo, lo Spezia inizia a programmare la prossima stagione. Con o senza Italiano. “Le rivelo una cosa, lunedì abbiamo festeggiato noi due a cena, da soli con le famiglie, e abbiamo parlato a lungo. Ora: è evidente che stia ascoltando, che possa valutare, che sia ambizioso. Però le garantisco che è davvero molto affezionato a La Spezia, città a cui lo legano dolcissimi ricordi: prima di andarsene ci penserà molto bene. Soprattutto se i programmi della nuova proprietà saranno intriganti e stimolanti”. Così il direttore dell’area tecnica Mauro Meluso a Tuttosport.

 

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 “PRIMI PER PUNTI FATTI E RISORSE INVESTITE”

Una salvezza arrivata dopo quella sfuggita all’ultima giornata dello scorso anno con il Lecce. “Certo, per noi è davvero come aver vinto uno scudetto. Soprattutto perché l’abbiamo conquistato gestendo con oculatezza le risorse e senza spese esagerate. Siamo primi in Serie nel rapporto tra punti conquistati in rapporto alle risorse investite. Fin dall’inizio l’obiettivo è stato quello di mantenere i conti a posto perché se, malauguratamente, non ce l’avessimo fatta non avrebbe dovuto rappresentare un dramma… Almeno dal punto di vista economico, si capisce”.

 

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Meluso ha ancora due anni di contratto con lo Spezia della nuova proprietà Platek. “Dobbiamo conoscerci a fondo, concentrarci: le premesse sono interessanti, ma non sarebbe corretto sbilanciarsi. Io non ho altri contatti perché finora ero concentrato 24 ore su 24 sullo Spezia. Vedremo”.

 

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 “PLATEK MI HA FATTO UN’OTTIMA IMPRESSIONE”

Una salvezza che ha il sapore di impresa. “Ecco mi fa piacere che lo dicano gli altri ed è giusto che sia così. Ma di certo avere questa classifica con i conti a posto, una situazione florida e una patrimonializzazione tecnica – perché non sono tutti prestiti, eh! – con giocatori di proprietà come Maggiore, Verde o Ricci che ha conquistato la nazionale. Tutti ragazzi, tra l’altro, che si sono segnalati anche per i valori umani. La nuova proprietà mi ha fatto un’ottima impressione: lo Spezia può davvero diventare una bellissima realtà della Serie A, non un club di passaggio”.

L’INTERVISTA COMPLETA SU TUTTOSPORT