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Dalla salvezza al secondo posto: la rinascita dello Spezia di Luca D’Angelo

Lo Spezia vince ancora e conserva l’imbattibilità: un lungo percorso che parte dalla lotta salvezza e ora guarda alla Serie A

Cadere e ripartire. L’incredibile parabola dello Spezia di Luca D’Angelo parte da due date ben precise: 15 novembre 2023 e 10 maggio 2024. Semplici numeri, forse, ma in realtà è proprio da qui che nasce la nuova storia felice del club bianconero. Un prima e un dopo, l’arrivo in un momento difficile e la salvezza conquistata all’ultima giornata. In mezzo, ovviamente, cambiamenti e lavoro, tanto lavoro. La vittoria con la Reggiana, intanto, consente alla squadra di lanciare un altro forte messaggio al campionato. 

 

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Imbattibilità, basterebbe questo per descrivere lo straordinario cammino della squadra spezzina. Sedici punti in classiifca e un’aria decisamente diversa rispetto allo scorso anno. Una scintilla scattata proprio durante la gara cruciale con il Venezia, valsa poi la permanenza in Serie B, e alimentata da nuove speranze durante questa stagione. Cambiamenti tattici, ma non solo, perché in questa nuova era c’è soprattutto il lavoro mentale di Luca D’Angelo.

 

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 Questione di scelte 

Secondo posto in classifica, zero sconfitte, e voglia di tornare grandi. Il cambiamento dello Spezia è stato, però, ben più profondo. Un nome su tutti è quello di Salvatore Esposito, tra i simboli di questo inizio di stagione. Un calciatore che ha saputo trasformare i fischi in applausi, con il coraggio di lasciare la maglia numero 10 per tornare a dimostrare con i fatti, e con la sua immensa qualità, che lui quel numero lo merita. Questione di scelte, dicevamo. E poi la spezzinità, di Vignali e Cassata, il talento di Bertola e il ruolo fondamentale di Nagy, dentro e fuori lo spogliatoio. 

Senza dimenticare, ovviamente, la grande partenza di Pio Esposito. Goal decisivi e continuità, sulle orme di un altro giovane attaccante che -proprio con D’Angelo– ha spiccato il volo: Lorenzo Lucca. La sintesi perfetta del lavoro svolto da un allenatore che ha saputo plasmare un gruppo forte e unito, senza più tensioni e con una fiducia rinnovata da parte della tifoseria. È proprio così che Luca D’Angelo è riuscito a cambiare lo Spezia, silenzi e pochi sorrisi, come piace a lui. Ma sopratuttto mentalità e voglia di non mollare mai, caratteristiche fondamentali che hanno sempre avuto le sue squadre e che, adesso, sono protagoniste dalle parti del “Picco”

 

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 A ne ghe credo 

Guardando la vetta della classifica non si può non pensare a un dualismo particolare: Pisa e Spezia, Spezia e Pisa. Rivali, ma intenzionate a percorrere insieme un nuovo percorso fatto di cambiamenti e nuovi sogni. È anche la strada tracciata da Luca, che con il nerazzurro ha un legame particolare, e dalla sua voglia di regalare alla piazza spezzina una stagione da ricordare. Proprio come durante la stagione 2021/2022 con il Pisa, dove quel sogno Serie A si è infranto soltanto durante gli ultimi minuti dell’interminabile finale playoff con il Monza. 

Un debito con la fortuna, e il destino. Ricordi e momenti che, a tratti, si rivedono anche in questo nuovo Spezia. Entusiasmo e vittorie, anche se nessuno -per scaramanzia o pura abitudine- vuole assolutamente sentir parlare di quella lettera così speciale e importante. Il secondo posto, nel frattempo, è realtà, anche se in molti pensano ancora: “A ne ghe credo” (non ci credo).