Così lontani, così vicini: è di nuovo Spezia-Carrarese
Spezia e Carrarese tornano a sfidarsi in Serie B dopo 76 anni di attesa: un derby che affonda le radici nella storia
Carrara, 3 novembre 2013. Allo stadio “Dei Marmi” si sta giocando il match tra Carrarese e Savona quando Alessandro Cesarini, nato in provincia di Spezia e tifoso bianconero, mima il gesto dell’aquila davanti ai tifosi gialloblu dopo aver segnato il gol del definitivo 1-4. Un’esultanza, non l’unica negli anni, che può ben rappresentare quanto sia lunga e profonda la rivalità tra Spezia e Carrarese. Regioni diverse, vero, ma intrecci che restano comunque forti tra due città che, da sempre, sono luoghi in cui si fondono culture e sentimenti.
A livello culinario, con i “muscoli” storicamente contesi e al centro di diverse ricostruzioni storiche, come nel calcio. E poi il derby, appuntamento che ritorna in Serie B dopo 76 anni di attesa. Un “Picco” dalle grandi occasioni, esaurito dalla Curva “Ferrovia” fino alla “Piscina”, ma senza i rivali di sempre. Dai gol di Coti e Fiori fino a quelli di Corrent, emozioni divise a metà tra due tifoserie distanti giusto due fermate d’autostrada.
Bertola e Mascardi, apuani nello Spezia
Quello tra Spezia e Carrarese sarà, inoltre, anche il derby delle nuove generazioni. Nate sotto le Apuane ma cresciute all’ombra del “Ferdeghini”, centro sportivo spezzino. Una partita speciale soprattutto per Nicolò Bertola e Diego Mascardi. Luogo di nascita? Carrara. Intrecci infiniti, dicevamo, nel calcio come nella vita quotidiana. Nuovi simboli arrivati dalle parti di Spezia grazie alle intuizioni vincenti di Claudio Vinazzani, nato a proprio a Carrara ed ex direttore tecnico del club bianconero durante la gestione Volpi.
Appuntamento speciale soprattutto per lo stesso Bertola che, in questo momento, sta vivendo la stagione della consacrazione. Il giovane difensore dai gol pesanti, come nel derby con il Pisa, e spesso decisivi, vedi Cesena. Lui come Mascardi, aggregato stabilmente in prima squadra nel ruolo di terzo portiere, simboli di un filo rosso che continua involontariamente a legare le due città. Rivali ma vicini, appunto.
Simboli declinati al presente
Il presente, però, parla anche di un derby che vedrà protagonisti i simboli della rinascita delle due squadre, Luca D’Angelo e Antonio Calabro. Soprattutto per il primo sarà una partita speciale, pensieri che ritornano a quel 19 maggio 2019. Rimonta allo stadio “Dei Marmi” con il suo Pisa e spinta decisiva in quello che, poi, si rivelerà un cammino vincente nei playoff di Serie C. Dall’altro lato, invece, c’è l’uomo del ritorno in Serie B dopo 76 anni di attesa, acclamato dal popolo gialloblu anche nei momenti difficili. Una partita nella partita per due caratterti forti e così simili. Vincere per confermarsi oppure guadagnarsi un altro grande appuntamento con la storia. Interrogativi che risuonano forte nella testa mentre, fuori, è di nuovo Spezia-Carrarese.