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Spartak Mosca campione, Carrera esulta: “Fatto qualcosa di straordinario. Ho applicato gli insegnamenti di Conte”

Spartak Mosca campione, l’Italia che festeggia anche in Russia. Con Massimo Carrera a trionfare con tre giornate d’anticipo. Il suo Spartak vince in casa contro il Tomsk, sfruttando la sconfitta interna dello Zenit contro il Terek per portarsi a +10 sul secondo posto, ora occupato dal CSKA. Distacco a questo punto incolmabile e festa che può partire. Per la gioia di Massimo Carrera :“Questa storia è nata quasi per caso, sono arrivato qui dopo l’Europeo con l’Italia – ha dichiarato lo stesso allenatore dello Spartak ai microfoni di Sky Sport 24 – Ero inizialmente assistente, poi dopo l’eliminazione in Europa League mi hanno proposto di fare il traghettatore per poi promuovermi allenatore. Mi sono preso questa responsabilità, riportando quello che ho imparato da Conte che reputo il miglior allenatore al mondo. Ho fatto quello che lui mi ha insegnato, che ritenevo giusto. Ho trovato poi un gruppo di ragazzi fantastici, che hanno sposato in pieno ciò che io proponevo. Ed abbiamo fatto qualcosa di straordinario, da anni lo Spartak non vinceva: se me l’avessero detto prima, non ci avrei creduto. L’esperienza in Russia? Ho vissuto quasi sempre nel centro sportivo, ogni tanto veniva la mia famiglia. Ma sono stato bene. Mosca la conosco un po’, ma non benissimo. Mi sono ambientato bene cn i russi, sono cordiali. La lingua ancora devo impararla, ci sto provando ma è difficile”.

Sul rapporto con Conte: “Ho avuto la fortuna di lavorare cinque anni con lui. Come prepara le partite, per il carattere e per tanti altri aspetti è il migliore. E lo sta dimostrando anche al Chelsea. Siamo due persone di grinta e di carattere, è una cosa che hai dentro e non si può copiare. Sono molto fortunato, però, ad aver lavorato con lui. Spero vinca anche lui il campionato in Inghilterra. Sicuramente anche lui ha avuto difficoltà all’inizio, è un calcio diverso rispetto al nostro. Ma ero sicuro che il suo modo di lavorare lo avrebbe portato a fare dei risultati, non ci ha messo neanche tanto ad arrivare in vetta al campionato e a costruire una vera armata. Il suo futuro? Sa benissimo quel che deve fare, non posso dargli consigli. Sono sue idee, non so cosa ha deciso. Sta dando l’anima per quel che sta facendo, poi sarà una sua scelta e deciderà il meglio per lui”.

Insomma, gli allenatori italiani all’esterno sono vincenti: “Abbiamo una cultura diversa, di tattica e organizzazione soprattutto. Magari altri allenatori hanno altre qualità, noi abbiamo questa di far capire ai calciatori quel che devono fare durante la partita”.

Sulla Juventus, infine: “E’ da triplete. Allegri è un grande allenatore, ha buoni calciatori. E ha convinto i giocatori a fare cose diverse, prendete ad esempio Mandzukic. Poi ha una grande società alle spalle, ci sono tutti gli ingredienti per fare grandi cose. Ho visto la partita con il Monaco, l’hanno affrontata come se avessero di fronte la squadra più forte del mondo. Questo fa la differenza”.