Juventus, Spalletti: “Servono passi in avanti velocemente, altrimenti è difficile”

Le parole di Luciano Spalletti, allenatore della Juventus, dopo la sconfitta sul campo del Napoli nella 14esima giornata di Serie A
Il ritorno di Spalletti al Maradona non è di certo andato come l’allenatore sperava.
La partita si è infatti conclusa sul risultato di 2-1 in favore del Napoli, grazie alla doppietta di Hojlund. Per i bianconeri in gol Yildiz.
L’allenatore bianconero, dopo la fine del match, ha parlato ai microfoni di DAZN, commentando il suo ritorno a Napoli e la prestazione della sua squadra.
Spalletti ha cominciato dicendo: “Loro sono andati più forte di noi. Noi siamo stati timidi nel girare la palla. Volevamo la superiorità in mezzo al campo, ma non siamo riusciti e di conseguenza ci hanno fatto correre, ci hanno portati in giro per il campo”.
Il commento di Spalletti dopo la sconfitta
Sulla scelta di non schierare un centravanti puro: “Volevamo provare a stare con Yildiz e Conceiçao, che sanno palleggiare bene. Locatelli si è abbassato un po’ troppo, mentre i due attaccanti hanno avuto poca mobilità. Non siamo riusciti a fare quello che volevamo. Nel secondo tempo meglio, siamo andati uomo contro uomo, ma loro sono bravi nel ribaltare l’azione in campo aperto.
“Siamo stati troppo scolastici, non abbiamo forzato mai a livello di squadra, avremmo dovuto cercare di fare qualcosa in più. Serve fare dei passi in avanti, e anche velocemente, altrimenti è difficile. Abbiamo giocato diverse partite, c’è da tirare qualche somma”, ha continuato l’allenatore.

Sulla differenza col Napoli ha detto: “Noi possiamo fare meglio di così, gli abbiamo dato un numero di palloni incredibili. Se non guidi la partita devi sempre adeguarti agli altri, e con la palla non siamo stati bravi. Diventa difficile. Debolezze sul secondo palo? Non riuscivamo mai a uscire dal loro blocco, basterebbe parlarsi”.
Spalletti ha infine chiuso raccontando l’emozione di tornare al Maradona: “Quando cantano queste canzoni che io conosco a memoria è chiaro che diventa uno spettacolo, una cornice che solo il Maradona ha”.