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Spalletti: “Col PSV la gara più importante da quando sono all’Inter. Con Icardi nessun problema”

Tutto in 90 minuti: l’Inter si gioca il passaggio del turno agli ottavi di Champions in casa con il PSV, con un occhio sempre vigile sul risultato del Tottenham a Barcellona. Vincere non basta, ma è il primo passo per sperare nella qualificazione, il resto devono farlo Messi e compagni. Spalletti ci crede, così come tutta l’Inter. L’allenatore nerazzurro in conferenza stampa ha presentato così la sfida con il PSV: “L’Inter delle certezze le ha mantenute: come spesso accade non riusciamo a mettere tutto ciò che abbiamo nella partita, e in questi cali gli avversari ci prendono dei vantaggi (eccetto la gara contro l’Atalanta). Chiaro che poi quando non vinci le partite diventi tutto più difficile: per me la squadra sta bene e ha tutte quelle cose per vincere la partita e piacere ai nostri tifosi.

Cosa manca? Londra e Torino non sono trasferte facili, contro due squadre top. Partendo da quelle partite lì, faccio un’analisi: non vedo tutta quella differenza tra Inter e Juventus in quei 90′ perchè ce la possiamo giocare alla pari, ma la differenza la vedo nelle vittorie mancate contro Parma, Atalanta, ovvero quelle squadre contro cui puoi mantenere un certo livello di condizione. Dobbiamo andare a mantenere quel livello di squadra forte all’interno del contesto di quelle partite, non in una partita unica. Avremmo anche potuto vincere segnando quando ci si sono presentate le opportunità, poi contro Tottenham e Juventus si può anche perdere.

Icardi? Cos’è successo? Non vedo dove sia il problema. C’era una delegazione della Juve, diversi dirigenti dell’Inter al Superclasico, non vedo dove sia il problema: è una cosa che si gestisce dentro quello che è il pensiero e il regolamento, o la possibilità di andare a vedere una partita. E’ come se fosse andato con sua moglie a vedere uno spettacolo e si comporta regolarmente”.

Possibile turnover del Barcellona? Su questo discorso, che ho letto anche ieri, mi viene da pensare che al Barça si stiano offendendo a livello di etica professionale: hanno un seguito enorme, mandando un segnale chiaro al mondo da anni. Al Barcellona ci lavorano soltanto persone serie: l’unico errore che potremmo fare è andare a creare aspettative sul risultato del Barcellona: lì ci sono professionisti veri, noi dobbiamo vincere questa partita contro una squadra che (qualcuno si è dimenticato) è in terza fascia. Sono in una fascia più alta di noi: poi qualcuno dà il taglio che vuole da questo punto di vista, dando anche un carico superiore. La partita è la più importante da quando faccio questo lavoro nell’Inter, è lo step successivo alla gara dell’anno scorso contro la Lazio, la sostituisce: la squadra ha fatto le partite che doveva fare.

Se siamo a lottarci la qualificazione all’ultima partita la realtà è questa, poi chi vuol fare il rompiscatole lo fa, ci sono professionisti dappertutto. Se all’inizio, quando c’è stato il sorteggio, mi avessero detto: “Vi giocherete il passaggio del turno in casa contro il PSV, con il Tottenham a Barcellona”, cosa avreste detto?”. Noi abbiamo visto che era un girone durissimo, ora siamo a giocarcela all’ultima partita e con qualsiasi risultato: loro verranno qui per fare più punti rispetto a quelli che hanno fatto sinora.

La avvertono tutti in una maniera precisa quella che è l’importanza di questa partita: so che si fanno poi più attenzioni per quei gesti che determinano più di un assist o un gol. Perisic alla squadra serve perchè ha questa corsa che non ti fa essere in inferiorità numerica quando vai a fare la partita nella metà campo avversaria. Abbiamo Keita che può fare 10 gol, Candreva e Politano anche, Icardi ne può fare 30 e Lautaro 20: dovrebbero giocare tutti secondo questo ragionamento, ma la matematica arriva dalla coesione e dalla capacità di andare ad acchiappare quelle qualità di squadra che ci sono.

Centrocampo? A Vecino abbiamo fatto fare un esame e probabilmente non sarà disponibile: Nainggolan ha fatto un esame a inizio settimana e ha bisogno di un periodo di giorni, altrimenti rischia di tornare al suo vecchio problema. Lo valuteremo e cercheremo di fare un ulteriore approfondimento su Nainggolan: il problema di Vecino mi sembra difficile da risolvere.

I calciatori non sono più dei bambini come a volte si dice, sono professionisti e devono saper valutare l’importanza della partita: facciamo vedere video sulle due fasi della squadra che si incontra, ricordando professionalità e impegno che si devono avere, poi si butta giù una tattica che serve per la gara. I calciatori stanno facendo molto bene il loro lavoro: chiaro che domani sera ciò che ci accompagna fa un volume e un impatto importante, ma i calciatori si stanno comportando bene e stanno facendo un bellissimo lavoro se guardiamo da dove siamo partiti. Ma di questo se ne parlerà poi”.