Cori contro Gibilterra, un turno di squalifica per Morata e Rodri
I due giocatori spagnoli sono stati squalificati per aver intonato un coro contro Gibilterra durante la festa per la vittoria degli Europei
Dopo tre settimane dalla vittoria degli Europei arriva una brutta notizia per la Spagna. La Uefa, infatti, ha fermato con un turno di squalifica due titolarissimi come Morata e Rodri, colpevoli di aver intonato un coro su Gibilterra considerato inappropriato. I due salteranno la prima partita della prossima Nations League contro la Serbia, in programma giovedì 5 settembre.
Squalifica Morata-Rodri: il comunicato
Il coro in questione è stato intonato dai due calciatori durante la festa a Madrid per la vittoria di Euro 2024 e recitava “Gibilterra è spagnola“. La Uefa lo ha ritenuto inappropriato e ha deciso di punirli con un turno di stop.
Di seguito il comunicato sulla squalifica: “A seguito dell’apertura di un procedimento disciplinare contro Rodrigo Hernández Cascante e Álvaro Morata per il comportamento avvenuto durante la presentazione pubblica del trofeo del Campionato Europeo UEFA 2024 a Madrid il 15 luglio 2024, il Comitato di Controllo, Etica e Disciplina UEFA (CEDB) ha preso le seguenti decisioni:
– sospendere il giocatore della Real Federación Española de Fútbol, Rodrigo Hernández Cascante, per la prossima partita (1) di competizione della rappresentativa UEFA per la quale sarebbe altrimenti idoneo, per non aver rispettato i principi generali di condotta, per aver violato le regole basilari di condotta decente, per aver utilizzato eventi sportivi per manifestazioni di natura non sportiva e per aver discreditato il calcio e in particolare la UEFA.
– sospendere il giocatore della Real Federación Española de Fútbol, Álvaro Morata, per la prossima partita (1) di competizione della rappresentativa UEFA per la quale sarebbe altrimenti idoneo, per non aver rispettato i principi generali di condotta, per aver violato le regole basilari di condotta decente, per aver utilizzato eventi sportivi per manifestazioni di natura non sportiva e per aver discreditato il calcio e in particolare la UEFA“.