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Spaccata Benassi, gioie Eysseric e Dabo: nel giorno delle prime volte, tra gli applausi per Davide. Il sogno Europa della Fiorentina continua

Spaccata Benassi, gioie Eysseric e Dabo: tra gli applausi del Ferraris per Davide, nel giorno delle prime volte, 3-2 in rimonta Fiorentina e sogno Europa che continua. Nel mezzo, quattro anni dopo riecco Pepito e lampo Lapadula, ma al Genoa non basta: 2-3 finale al Ferraris, per un minuto (il tredicesimo) colorato di Viola in ricordo di Astori. ‘Ciao Davide’ la scritta bianca sui tabelloni di Marassi a salutare il Capitano della Fiorentina a due mesi dalla sua scomparsa, emozione tra le mille di novanta minuti interminabili. Ad aprirli, la spaccata del vantaggio firmata Benassi: assist dell’ex Cholito, tocco a scavalcare Perin dell’ex Torino – quinto gol in stagione per il classe ‘94 – e ragazzi di Pioli in vantaggio.

A rimettere tutto a posto e a regalare la terza grandissima emozione del pomeriggio bagnato di Genova, la prima volta maglia rossoblù sulle spalle di Giuseppe Rossi: quattro anni dopo l’ultima rete in Serie A – 2-2 del Franchi col Torino del 18 maggio del 2014 – riecco Pepito. “Oggi sarà una una giornata speciale per me” aveva postato l’ex Fiorentina con tanto di foto maglia viola da una parte, rosso e blu dall’altra a poche ore dal match: tra passato, presente e prove di futuro in campo con Medeiros. Tanti infortuni finalmente alle spalle e un mondo intero (del pallone) ad aspettarlo: oggi la prima da titolare e il gol a riabbracciare il calcio italiano. Braccia al cielo, segno della croce: nessuna esultanza, in rispetto dei ‘suoi’ tifosi ai tempi della Viola, quelli pronti ad applaudirlo al momento dell’entrata in campo, l’abbraccio ai compagni e i baci alla fidanzata Jenna in tribuna.

A ribaltare momentaneamente tutto poi il lampo di Gianluca Lapadula, entrato proprio al posto di Pepito e subito in gol per il 2-1 di Marassi. Emozioni targate Grifone, sovrastate nei minuti finali dalle prime volte in Serie A di Valentin Eysseric e Bryan Dabo: arrivato via Nizza in estate il centrocampista francese, a gennaio via Saint-Étienne il francese naturalizzato Burkinabé. Sessanta minuti (per entrambi) visti dalla panchina, prime gioie tricolori a regalare tre punti pesantissimi alla squadra di Pioli: per un sogno (viola) chiamato Europa che continua, tutti a saltare sotto il settore ospiti di Marassi. Mano alla testa per il saluto da Capitano, quello con la maglia numero 13 viola per sempre sulle spalle: tra gli applausi del Ferraris, in una giornata speciale. Quella delle prime volte, e del ricordo di Davide.