Fiorentina verso lo Slovan, Gonzalo: “Presto parleremo del rinnovo, voglio vincere qua”. Sousa: “Malinterpretate le mie parole”
L’Europa, di nuovo. Lo Slovan Liberec al Franchi per un altro passo verso la qualificazione ai sedicesimi. La Fiorentina riparte dall’Europa League, giornata di vigilia prima della sfida ai cechi di domani. In sala stampa parola a Gonzalo Rodriguez: “Là abbiamo sofferto, ma l’importante era vincere. Ai tifosi dico di venire allo stadio, non è da tutti giocare in Europa. Speriamo siano con noi i nostri tifosi, daremo tutto per vincere. Le vittorie in casa? E’ importante vincere e dare allegria alla nostra gente, ci stiamo riuscendo fuori casa che è più difficile. Speriamo di vincere domani in casa e dare continuità alle vittorie. La difesa? Il reparto non conta, la fase difensiva la fa tutta la squadra. Gli attaccanti lavorano molto per aiutarci, è bello vedere che prendiamo pochi gol e siamo la seconda difesa del campionato. La consapevolezza su cosa stiamo facendo in Europa? Quando uno gioca spesso l’Europa League, non ci si rende conto di quanto sia difficile. Giochiamo contro squadre poco conosciute, forse è per quello. Il contratto? A novembre arriva il mio procuratore e parleremo, non so ancora niente. Io sto bene qua, lo sanno tutti. Ho un bellissimo rapporto con la società e con i tifosi, come calciatore vorrei vincere qualcosa qua. E’ il mio sogno. Sono consapevole che è importante per la città e farò di tutto per vincere. Il gol? Sono più felice di non subirne. Sono un difensore, devo aiutare a non prenderle. I rimpianti? Contro il Crotone e l’Atalanta, poi abbiamo affrontato squadre difficili come il Milan, la Roma e la Juve. Dobbiamo continuare a migliorarci e pensare alla prossima partita, abbiamo tempo per raggiungere i nostri obiettivi”.
Poi il microfono passa a Paulo Sousa, che parte dal chiarimento di alcune vecchie dichiarazioni: “I sogni? Sono stato molto chiaro, mi posso ripetere per l’ultima volta. A chi mi ha chiesto cosa aspettavo dal mercato di gennaio, ho risposto. Non voglio parlarne di quello che è successo, perché non vorrei neanche pensarci. L’unità è importante, alcuni hanno estrapolato la risposta e sono deluso. L’hanno generalizzata togliendo la domanda. Purtroppo questo ha fatto passare un’immagine sbagliata ai nostri tifosi. Di malafede non voglio neanche parlare. I sogni dei tifosi? Il ruolo della stampa è fondamentale, canalizzate le mie emozioni. L’unico modo che ho a disposizione è lavorare, come sto facendo. Tutti poi dipendiamo dai risultati. Turnover? Voglio vincere, prenderò le decisioni migliori. L’intensità deve essere massimale, altrimenti soffriamo. Io sono ottimista, molto positivo. Della Valle? E’ una persona che dimostra tanto affetto e amore per la Fiorentina, sappiamo che ha impegni importanti ed essere venuto in trasferta vuol dire che sta creando spazio nella sua vita per essere più presente nella vita della Fiorentina. E questo ci dà tanta forza. I margini di crescita? La mentalità è una cultura. Ci sono diversi fattori che influenzano questa cultura: l’organizzazione societaria, le scelte dei giocatori, l’approccio alle partite (rischiando nella costruzione del gioco). Questi ultimi anni sono andati in questa direzione e dobbiamo continuare a maturare”.