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Siviglia, Monchi: “Sto soffrendo più di quanto augurerei al mio peggior nemico”

Le dichiarazioni del direttore sportivo del Siviglia, Monchi

Dopo la sconfitta per 6-1 contro l’Atlético Madrid e il quartultimo posto in Liga, il Siviglia tornerà in campo giovedì per la gara di Europa League contro il Fenerbahce. 

 

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 Siviglia, le dichiarazioni di Monchi

“È un momento difficile, molto complicato dove è tremendamente difficile trovare qualche spiraglio a cui aggrapparsi per cambiare le sensazioni interne che ho. È tempo di alzarsi e provare a capovolgere la situazione. È il momento più negativo e complicato che ho vissuto da direttore sportivo del Siviglia. Non c’è altra scelta che guardare avanti e prendere forza. Dobbiamo ribaltare una situazione critica in cui ci siamo trovati a causa dei nostri stessi errori”, così il ds Monchi al canale ufficiale del club andaluso. 

 

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Il direttore sportivo ha poi proseguito: “È difficile separare il personale e il professionale in una persona come me che vive così appassionatamente. Molte circostanze sono mescolate. È impossibile separare. Sto vivendo un momento difficile. Mi colpisce in altri ambiti della mia vita. Sto soffrendo più di quanto augurerei al mio peggior nemico. Sono momenti molto duri. È ora di rialzarsi. Se non fossi preoccupato sarebbe preoccupante. Non mi piace vedere il Siviglia in questa situazione. Mi dispiace e soffro per quello che stiamo vivendo. Ho un rapporto molto stretto con lo spogliatoio e loro hanno bisogno di vedermi forte. È un mio obbligo: alzarmi e fargli vedere quanto sono bravi. Oggi ne abbiamo parlato negli spogliatoi. Il problema della squadra è la testa. Hanno più dubbi del normale. Perché correndo si vede che corrono tutti”.

Sulla classifica: “Siamo nella lotta salvezza. Dobbiamo guardare la realtà. Sono fiducioso. Ma le mie parole sono inutili. Le persone sono stanche di sentirmi chiedere pazienza. La squadra ha argomenti per uscire da questo pantano in cui ci troviamo. Se me ne dovessi andare, me ne sarei andato ieri, non oggi. So che ci sono persone che pensano che dovrei andarmene. Farebbe più male al club oggi. Questo non è il momento. Capisco che la gente non crede più al mio messaggio. Contano i risultati, ma penso di poter contribuire con il mio apporto in questi mesi”.

 

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Sul futuro di Sampaoli: “Gli ho chiesto come sta. Se si vede con la forza per portare a termine questo impegno. E l’ho visto bene. Devi cercare la versione migliore di ognuno. Sono convinto che ci riuscirà“. Sull’Europa League e le prossime partite: Un problema sarebbe non giocarla: devi affrontare l’Europa League con la stessa motivazione dell’Almería. Si esce dalle buche con la fiducia. La migliore medicina per battere l’Almería è battere prima il Fenerbahçe. Il match con l’Osasuna è quello che ha segnato ancora una volta questa negatività. A 14 partite dalla fine sono tutte decisive. Non dobbiamo andare a giocare col Getafe, prima dobbiamo andare ad Almería. È una partita fondamentale, come tutte da qui alla fine”.