Sincerità Lavezzi: “In Cina? Scelta economica, così posso aiutare la mia famiglia. E su WhatsApp sento i miei amici del PSG”
Eh si, anche lui è campione di Francia. Se il PSG ha massacrato il Troyes domenica scorsa (9-0), vincendo così il suo sesto campionato, il club parigino non ha certo dimenticato di ringraziare anche Ezequiel Lavezzi, partito per la Cina e l’Hebei Fortune due settimane fa ma che ha pure segnato due gol in Ligue 1 quest’anno. “Questo titolo è anche quello del Pocho”, parole di Thiago Silva subito dopo il fischio finale. Intervistato dall’Equipe, Lavezzi però non lo sente tanto suo. “Non lo so, non so come rispondere. Ormai sono andato via. Ma comunque sono contento che il club abbia vinto il campionato, ma ora sono in Cina.” Eh già. Ma perché questa scelta, quando il Manchester United, il Chelsea o ancora l’Inter erano interessato a lui? “È stata una scelta economica. Pensavo di rimanere in Europa, poi ho scelto di venire qui. Il calcio mi ha dato la possibilità di aiutare la mia famiglia. È gratificante. Prima di venire ho fatto un giro su internet, prima su Shangai, poi su Qinhuangdao. Saranno due anni belli, ho pensato solo alla mia famiglia. Uno dei giocatori più pagati del mondo? Non mi fa nessun effetto. Non è importante. L’importante è il futuro della mia famiglia”. Tutta la sincerità del Pocho, che comunque non dimentica la nostra Serie A. “In Italia è tutto differente. Giochi otto grandi partite all’anno, in Francia due. È una grossa differenza. È stata una bella esperienza in Ligue 1, ma non quanto speravo. Mi spiace, ma il campionato francese non mi è piaciuto. Non mi caricava. Questa è la verità. Ma non è una scusante. Il PSG è talmente più forte delle altre… Il tempo passava, ho perso la voglia ed il mio posto. Solo la Champions mi caricava. Se ne ho parlato coi dirigenti? No, l’ho tenuto per me. Non ne parlavo neanche con la mia famiglia.” Ma comunque Lavezzi non dimentica i suoi ex compagni del PSG, anche grazie a… WhatsApp. “Abbiamo un gruppo, una conversazione su questa applicazione. Rimango in contatto con tutti, penso di aver lasciato una bella traccia nello spogliatoio. Sono affezionato a tutti, e questo per un calciatore è molto importante”. E fra qualche mesi sarà anche ora di Copa America con l’Albiceleste. Ma lui ci sarà? “Mi prendo le mie responsabilità. Ho chiamato Martino per dirgli che volevo continuare. Sono in un gruppo di giocatori che dovrebbe andarci. Per Martino è più importante che io sia titolare in Cina piuttosto che essere in panchina in un grande club. Bello essere al PSG, ma se sei in panchina, a cosa serve?”.
di Guillaume Maillard-Pacini