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Sevillistas, ora “romani”. Juntos. Fazio ritrova Perotti, l’amico di sempre. E Diego garantisce: “E’ il miglior centrale d’Europa!”


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Il telefono vibra, messaggino: “E’ fatta Fede? Vieni?”. Le notizie corrono veloci. Calciomercato, roba seria. Roba d’acquisti e cessioni. Intrighi d’amicizia. “E’ fatta!”. Altro messaggino, Fede risponde. Poi sorride. Direzione aeroporto. Finalmente, dopo qualche anno, riabbraccerà il suo amico Diego. Storie d’amicizia, appunto. Perché quello tra Fazio e Perotti è un legame che va oltre. “Fazio?”. Ah, giusto. Passo indietro. E’ lui il nuovo centrale della Roma. Spalletti chiaro in conferenza: “Cerchiamo due difensori”. Sabatini vede e provvede. Avanti il primo, un ’87 argentino. Operazione chiusa con 4 milioni: prestito con obbligo di riscatto.


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Federico Fazio, eccolo qui. In pillole: “sevillista”. Nonostante i due anni in Inghilterra. Amico di Maresca: “Mi ha portato sulla buona strada, sono rimasto in contatto con lui”. Specialista d’Europa League, già due in bacheca. Compresa quella dell’anno scorso. “Fortissimo di testa” poi, parola di Spalletti. Che lo voleva già allo Zenit: “Niente accordo tra i club, saltò tutto”. Era il 2013. Monchi lo prese “per un tozzo di pane” nel 2007. Che vuoi che siano 800mila euro quando hai in mano il craque del futuro? E via di “fois gras” negli anni successivi, citando Gianni Agnelli. Ma non come avrebbe voluto. Infortuni, ricadute, vari stop (solo 7 presenze l’anno scorso). Rendimento altalenante. Poi il Tottenham lo porta a Londra per 10 milioni.


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Storie di plusvalenze sul Nerviòn. Ma Monchi, a gennaio, se l’è ripreso in prestito. Malino con gli Spurs a dire il vero, Fazio torna a casa. “Orgoglioso di essere di nuovo qui!”. Nel mezzo, poi, quell’amicizia sincera con Perotti. Alla “Caro amico ti scrivo”. Stima reciproca tra i due, dal club alla Nazionale: “Fazio? E’ il miglior centrale d’Europa”. E ancora: “Lo vedo bene al Barcellona! E’ un grande, basta vederlo allenarsi”. Niente blaugrana stavolta, c’è la Roma. Insieme però, juntos. Vuoi mettere? Non solo via Instagram, toccata e fuga nella Capitale per Fazio. Era il giorno di Pasqua: “Visita sevillana per Roma! Grazie…”. Sorissoni e via, Fede in prima fila. Da sempre. Fin dal Sevilla Atletico, la squadra B. Spogliatoio, trasferte, camera. Tutto condiviso. Perfino un viaggio a Roma nel 2010.


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Uniti nelle difficoltà. Anche quando Perotti stava “male” e non riusciva a esprimersi: “Non gioco 5 partite di fila da 2 anni, psicologicamente sono distrutto. Sono al limite”. Stavolta niente sorrisoni, solo lacrime e pacche sulle spalle: “Vai, resisti, ce la fai”. Fazio sempre lì: “Sta passando un brutto momento, devo aiutarlo”. Genova prima, Roma poi. Perotti rinato. Evidentemente l’aiuto di Fazio gli è servito. “Prima di andare in Italia siamo stati in Argentina, abbiamo ricordato i bei tempi di Siviglia”. Nostalgia di un ex compagno. Ops, di un amico. Sincero, vero. Ora di nuovo insieme. Juntos. E niente più messaggini, il prossimo incontro sarà a Trigoria.