Raspadori e Piccoli, che partenza! Sassuolo, Atalanta (e Mancini) sorridono
Partenza sprint in questa Serie A per Raspadori e Piccoli, presente e futuro del calcio italiano. Per loro sarà l’anno della consacrazione?
In gol alla prima giornata. Un 2000 e un 2001. Ragazzini, che però pian piano – e forse neanche così piano – si stanno prendendo la scena. C’è lo zampino di Giacomo Raspadori e di Roberto Piccoli nelle vittorie di Sassuolo e Atalanta, rispettivamente contro Hellas Verona e Torino.
Il futuro sorride all’Italia ma in realtà i tifosi sorridono già adesso, pensando ai gol di questi due piccoli baby bomber italiani.
Raspadori: da campione d’Europa a protagonista in Serie A?
Neanche lui si aspettava la convocazione per l’Europeo concluso lo scorso luglio. Figuriamoci poi vincerlo. Giacomo Raspadori ha solo 21 anni e ha già realizzato uno dei più grandi sogni di tutti quei ragazzini che iniziano a calciare un pallone nel parchetto sotto casa.
Roberto Mancini non lo aveva ancora tenuto in considerazione precedentemente all’ultimo meeting di Coverciano prima dell’Europeo vinto dalla sua Italia. Poi, lo ha reso un piccolo “Pablito” Rossi a cui regalare un sogno, per regalarsi una carta a sorpresa in più da giocare.
La vittoria a Euro 2020 non è passata principalmente tramite lui, visti i soli 15 minuti giocati, ma quei 6 gol segnati in 27 partite col Sassuolo – 14 da subentrato – nella stagione scorsa, promettono bene anche per la Nazionale.
Contro l’Hellas Verona ha esordito alla grande nella Serie A 2021/22 appena cominciata: vittoria per 2-3 al Bentegodi e gol sfruttando velocità, potenza e controllo di palla in corsa, a superare la difesa. Inoltre, non giocando da prima punta ma da trequartista alle spalle di Ciccio Caputo, mostrando anche tanta duttilità.
“Raspadori può giocare benissimo dietro a Caputo e lo ha dimostrato anche oggi, Ciccio e Giacomo si intendono a meraviglia“, ha detto il nuovo allenatore neroverde Alessio Dionisi, al termine della gara. Cos’altro ci saprà mostrare il piccolo grande Giacomo?
Piccoli: il vivaio dell’Atalanta non tradisce mai
È risaputo che il settore giovanile dell’Atalanta sia uno dei migliori in assoluto in questi ultimi anni. Il vivaio bergamasco sta vivendo un periodo d’oro e uno dei capisaldi di questo periodo sarà sicuramente il bomber Roberto Piccoli. Soprattutto se costruirà la carriera che ci si aspetta da lui.
L’anno scorso la prima grande occasione, passato direttamente dalla Primavera del club a una squadra di Serie A: lo Spezia ancora allenato da Vincenzo Italiano, autore di un’impresa storica.
Piccoli e lo Spezia, insieme, al loro primo anno di A, quasi per consacrarsi. L’anno è stato proficuo ma sicuramente si poteva fare anche di più: Italiano gli ha concesso 20 partite – solo 8 da titolare – dove il bergamasco classe 2001 ha segnato 5 reti (al Cagliari ma anche a Inter, Roma, Napoli e proprio alla sua Atalanta).
Ieri sera, poi, il primo gol alla primissima giornata di Serie A: subentrato da 10 minuti, al 93’ ha segnato l’1-2 decisivo in casa del Torino. “Un’emozione bellissima. È stato bellissimo andare ad esultare sotto lo spicchio dei nostri tifosi, che per fortuna sono tornati a sostenerci. Mi è arrivata la palla e mi sono fatto trovare pronto. Da bergamasco è bellissimo segnare con questa maglia, ho sempre tifato Atalanta“, ha detto l’attaccante nel post-gara a DAZN.
Intanto, però, lo Spezia sta provando da giorni a riportarlo in Liguria ma chissà se Roberto non possa rimanere nella sua Bergamo e diventare un nuovo fulcro dell’Atalanta di Gasperini già questo’anno.
Il futuro è azzurro
Ad ogni modo Piccoli, insieme proprio a Raspadori, può rappresentare un futuro roseo per il calcio italiano – e magari per la futura Nazionale. Una cosa è certa: che già nel presente Raspadori e Piccoli daranno battaglia a Immobile e Belotti.
I due promettono un importante ricambio generazionale all’Italia, in vista anche delle prossime competizioni internazionali. Nel mirino, magari, c’è già Qatar 2022.
A cura di Lorenzo Gentile.