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Serie A, non solo giovani: i dieci “esperti” da scoprire

La Serie A sta per cominciare, manca sempre meno, ed è come ogni anno il momento che tutti aspettano. Un po’ come Natale, un po’ come le vacanze estive. Ci saranno tanti nuovi giocatori. Le nuove leve, le sorprese, ma anche chi è di esperienze ne ha già fatte tante e non ha ancora esordito in Serie A. Stiamo parlando degli over 25 stranieri. Alcuni di loro inseguono il nostro campionato da anni, altri no. Poco conta, ora tocca a loro. Ecco la top 10:

Lucas Leiva

Il post Biglia in casa Lazio passa dal Brasile. Eh sì, perché il nuovo regista di Simone Inzaghi è una vecchia conoscenza del calciomercato italiano. Lucas Leiva l’Italia l’ha sfiorata più volte. E’ stato infatti vicino all’Inter, in particolare nel gennaio 2015 quando la firma sembrava veramente vicina. Nelle prime uscite estive ha già dimostrato di avere la Lazio nelle sue mani, anzi ai suoi piedi. La bacheca è stata già riempita. Supercoppa alla prima uscita, non male come biglietto da visita. Costanza e lucidità per un giocatore d’esperienza vista anche la carta d’identità. 1987, trent’anni tondi tondi, dieci dei quali passati a Liverpool, sponda Reds. Lì di giocatori ne sono passati, ma lui lì in mezzo c’è sempre stato. 346 presenze, 7 gol e 21 assist. Pochi gol sì, ma tanta sostanza. 65 ammonizioni e due espulsioni, sintomo di giocatore corretto. Buono per il fantacalcio, se pagato il giusto. Le premesse per un’ottima stagione ci sono tutte, occhio solamente al fattore fisico. Qualche acciacco di troppo potrebbe tenerlo lontano dai campi ogni tanto. Sarà compito di Inzaghi gestirlo al meglio.

Ricardo Rodriguez

Terzino sinistro, capello sgargiante e tanta corsa. Questo è Ricardo Rodriguez, svizzero-cileno classe 1992. Spinta sulla fascia, ma anche tanta efficacia sotto porta. In cinque anni al Wolfsburg oltre alle 184 presenze, 22 gol e ben 28 assist. Inutile definirlo un terzino difensivo. Rodriguez è una vera e propria forza della fascia a tutto campo che in emergenza può anche fare il centrale. Sarà sicuramente un tassello importante dello scacchiere di Montella, come dimostrato dalle prime partite amichevoli e anche in Europa League. In gol all’esordio, casualmente sì, ma pur sempre su una punizione pennellata sul secondo palo. Il piede c’è, ora tocca a lui. Riuscirà a confermarsi ai livelli delle scorse stagioni in Germania?

Blaise Matuidi

Anno di nascita: 1987. Matuidi arriva in Italia dopo aver giocato solamente in Francia con Troyes, Saint Etienne e Psg. Centrocampista tuttofare, con compiti difensivi ma anche di impostazione. E’ lui il perno centrale del centrocampo della nuova Juventus di Massimiliano Allegri, che ha voluto fortemente portare a Torino un titolare della nazionale francese. Per Blaise con il Psg 295 presenze, oltre a 33 gol e 30 assist in sei anni. Non è di certo un centrocampista che fa tanti gol, ma è uno che serve come il pane in mezzo al campo. E’ stato il giocatore che ha vinto più contrasti (372) in Ligue 1 dal 2011-2012 in poi. Un lottatore sì, ma non solo.

Maxime Gonalons

Tu chiamale, se vuoi, occasioni di mercato. L’anno scorso sembrava vicino a prendere casa a Posillipo, Napoli…invece no. Quest’anno è arrivata un’altra chiamata, quella di Monchi che lo ha voluto portare nella Roma del dopo-Totti, quella di Di Francesco. Un centrocampista con i piedi d’oro, come ha già fatto vedere nella tournée americana. I piedi buoni però, soprattutto in Italia, non bastano. Gonalons dovrà convincere Di Francesco anche a livello tattico per rubare il posto a uno tra Strootman, Nainggolan e De Rossi, non esattamente tre novellini del nostro campionato. Per fortuna sua ci sarà anche tanto turnover in vista della Champions League. E le prime uscite saranno decisive per capire se ci sarà spazio abbastanza per le sue doti tecniche in questa Roma. L’esperienza c’è (classe 1989): 242 presenze con il Lione, squadra con cui ha sempre giocato. Questa potrebbe essere la sua svolta, dipende solamente da lui, stagione da dentro o fuori.

Valentin Eysseric

Il nuovo numero “dieci” della Fiorentina. La personalità non gli manca di certo anche in campo. Tante giocate da trequartista vecchia scuola ma Eysseric sa essere anche un dieci con caratteristiche moderne, infatti si allarga spesso sulle fasce per garantire gli inserimenti dei centrocampisti. Classe 1992, ottimo piede destro, batte sia punizioni che calci d’angolo. Per lui l’ultima stagione è stata quella della consacrazione, a Nizza sotto la guida di Lucien Favre ha raggiunto i preliminari di Champions segnando 4 gol in 29 presenze, oltre a fare 7 assist. Pioli è un maestro e Firenze può essere la piazza giusta per lui in questo momento della carriera. Il “Franchi” lo aspetta.

Douglas Costa

Uno dei colpi di questo calciomercato estivo. Arrivato dal Bayern Monaco alla Juventus sarà il giocatore brasiliano classe 1990 una delle carte di Allegri per il nuovo attacco bianconero. Douglas è sicuramente un giocatore che sposta gli equilibri. Ala sinistra, mancino, può dribblare sia a destra che sinistra, caratteristica che lo rende imprevedibile per i difensori. Senza dubbio sarà uno dei titolari della Juventus. Uomo gol ma anche assist man. Al Bayern Monaco infatti in 77 presenze sono arrivati ben 27 assist, oltre ai 14 gol. Perfetto anche per il fantacalcio.

Mateo Musacchio

La scommessa in difesa del Milan. Nato nel 1990 a Rosario, una città argentina che il calcio lo vive tanto, vedi Messi o Bielsa. Una vita (sportiva) passata al Villareal: 249 presenze in 7 anni. All’inizio nelle gerarchie di Montella dovrebbe partire poco dopo Romagnoli nel ruolo di difensore centrale da affiancare a Bonucci. Ma nelle amichevoli estive è stato uno dei migliori e viste le tre competizioni che il Milan dovrà affrontare potrebbe ritagliarsi un ruolo importante. Unico dubbio le condizioni fisiche visto che negli anni ha subito diversi infortuni. Se starà bene, potrà essere una conferma per chi lo conosce, e una sorpresa per chi non lo ha mai visto giocare. Il Milan ci spera, visti anche i 18 milioni spesi per portarlo a Milano.

Nicolas N’Koulou

Per anni è stato accostato a squadre italiane, il Napoli in particolare. Oggi il difensore camerunense classe 1990 arriva finalmente in Italia, al Torino di Sinisa Mihajlovic che gli affiderà le chiavi della difesa granata. Per lui sicuramente grossa responsabilità, ma l’esperienza non gli manca di certo. Una carriera trascorsa in Francia: Monaco, Marsiglia e Lione. Adesso la chiamata del Torino che ha scommesso sulla sua fisicità per risolvere i problemi difensivi della scorsa stagione in cui la squadra di Mihajlovic ha subito troppe reti, soprattutto sulle palle ferme. N’Koulou servirà anche a questo.

German Pezzella

Argentino, nato nel 1991, una carriera passata da River Plate e Betis Siviglia con il quale ha collezionato in totale 61 presenze. Difensore centrale, destro, è una delle scommesse di Pantaleo Corvino che ha affidato a Stefano Pioli una Fiorentina stravolta molto talentuosa con tanti punti di domanda. Come dichiarato dall’ex allenatore di Lazio e Inter, ad oggi non ci sono titolari e riserve nella sua Fiorentina. Diventa così difficile fare previsioni in questo senso, ma Pezzella per caratteristiche tecniche potrebbe essere l’erede naturale di Gonzalo Rodriguez, in una difesa viola completamente nuova e rinnovata Pezzella può trovare il suo spazio ed essere una rivelazione della Fiorentina di Pioli.

Hector Moreno

Il primo messicano a vestire la maglia della Roma parte sicuramente dietro nelle gerarchie difensive di Di Francesco. Ma visti anche i numerosi impegni europei, l’ex giocatore del Psv classe 1988 potrà diventare una valida alternativa alla coppia di centrali titolari che ad oggi ancora non è stata scelta. Le amichevoli estive hanno mostrato tanta incertezze sotto questo punto di vista, cosa che tiene aperte molte possibilità. Hector è un outsider, ma nel caso ci fosse bisogno il capitano del Messico ha l’esperienza necessaria per poter dire la sua anche in Italia. Del resto il suo curriculum parla chiaro. Voluto in Europa da Van Gaal, allenato da Mauricio Pochettino all’Espanyol, Moreno è stato allenato da allenatori che hanno fatto e stanno facendo la storia del calcio moderno. Adesso è arrivata la Roma, una piazza complicata ma allo stesso tempo molto importante. E per lui, a 29 anni, è arrivata l’opportunità della sua vita. La saprà cogliere?