Serie A, la FIGC chiede di equiparare i giocatori britannici ai comunitari
La FIGC, su richiesta della Lega Serie A, ha chiesto al CONI di equiparare i calciatori provenienti dal Regno Unito a quelli comunitari
Possibili cambiamenti molto importanti in materia di tesseramenti di calciatori extracomunicati in Serie A: la FIGC ha infatti deliberato oggi – in occasione del Consiglio Federale in cui sono state prese anche le decisioni sulle graduatorie per le riammissioni e i ripescaggi in Serie B e Serie C (qui i dettagli) – di richiedere al CONI di equiparare i calciatori provenienti dal Regno Unito a provenienti da Paesi dell’Unione Europea. In questo modo, diversi giocatori di Serie A, come Tomori del Milan, verrebbero considerati come comunitari.
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Il comunicato della FIGC sui calciatori del Regno Unito
Di seguito, la parte del comunicato della FIGC riguardante i calciatori provenienti dal Regno Unito: “Su richiesta della Lega di Serie A, il Consiglio Federale, in virtù degli accordi di cooperazione commerciale tra l’UE e la Gran Bretagna, ha deliberato di richiedere al CONI l’equiparazione dei calciatori provenienti dal Regno Unito a quelli comunitari, esentandoli quindi dalle quote di ingresso“. Presto i calciatori britannici potrebbero quindi usufruire della stessa equiparazione valida anche per i calciatori svizzeri, come il neoacquisto del Milan Okafor.
Come funzionano i regolamenti per il tesseramento di extracomunitari?
L’attuale regolamento sul tesseramento di calciatori extracomunitari prevede che: “Le squadre con più di due giocatori extracomunitari tesserati a titolo definitivo alla fine dell’annata sportiva appena conclusa possono prenderne nell’arco della stagione successiva un massimo di altri due provenienti dall’estero“.
Ma ci sono dei criteri: “A patto che uno dei due abbia presenziato, in campo o in panchina, ad almeno 5 partite nella sua nazionale di categoria o almeno a 2 match nella sua nazionale di categoria nell’ultimo anno. Il secondo invece senza vincoli di presenze in nazionale ma con l’obbligo di essere tesserato al posto di un altro extracomunitario in uscita ceduto all’estero, svincolato o che abbia acquisito passaporto comunitario“.