Semplici: “La SPAL non è mai contenta. Grazie alla società: ha fatto sforzi importanti”
L’allenatore dei biancazzurri: “Dai miei voglio la conduzione della gara. Noi “rompiballe” del campionato? Pensiamo alla salvezza, poi si vedrà”
Cavallo sul quale puntare. Da stimolare e provocare, fino ad ottenere i risultati sperati. Tale è Jasmin Kurtic per Leonardo Semplici, in quel tandem targato SPAL capace di segnare subito il debutto vincente a Bologna alla prima di campionato grazie ad un super gol dello sloveno: “In allenamento quando facciamo la sessione di tiri in porta, beh, gli grido spesso “zero a zero”. Perché non ci prende – svela Semplici in un’intervista a “La Gazzetta dello Sport” – lo faccio spesso, ma sempre a fin di bene ovviamente. Provocare alla toscana significa motivare, scuotere, cercare perennemente quel che ci vuole: il miglioramento, quindi sempre un altro step”.
Gol da tre punti e…Toscana che sorride in panchina, grazie ai contemporanei successi di Allegri, Sarri e Andreazzoli: “In questo periodo storico del calcio noi toscani stiamo effettivamente vivendo di pulsazioni positive. Cosa ci caratterizza? Mai contenti. La società ha fatto un certo tipo di lavoro che ci permettesse proprio di crescere nella tecnica e nella forza fisica: un ottimo lavoro. Missiroli, Valdifiori e Petagna, per esempio, danno proprio un senso a tutto questo. Poi, però, serve sempre avere un’identità. Quella che voglio da anni e che ho sempre voluto nelle mie squadre è condurre la gara. So e sappiamo che ci sono tante squadre più forti di noi, quindi in alcune situazioni ci si dovrà adeguare. Ma dirigere il gioco è la cosa da fare e che voglio vedere”.
A partire, insomma, dalla vittoria di Bologna, con un successo nel derby che mancava da 50 anni al “Dall’Ara”: “Scrivere un po’ di storia? Beh, sì, ma adesso cerchiamo di non esagerare coi toni alti. Abbiamo vinto un derby a casa loro e non succedeva in A da cinquant’anni, lo abbiamo voluto con forza e ha un valore grande: perché è la prima di campionato e l’austtima può crescere, perché Ferrara se lo meritava, perché i tifosi sono stati fantastici e li ho visti felicissimi, perché si vede che gli insegnamenti dello scorso anno sono stati… praticati. Sapersi adattare: contro le big dovremo per forza saperlo fare, quindi cambiare modulo, leggere la gara, e per farlo servono anche passaggi come il successo a Bologna”.
Contare su grande varietà in attacco ora si può: “Petagna, Antenucci, Paloschi, Moncini e Floccari hanno due peculiarità: possono coesistere nelle coppie che via via sceglierò e hanno qualità, di gioco e realizzativa. Per loro, e il resto del mercato, devo ringraziare la società: ha fatto sforzi mirati e importanti. Noi i rompiballe del campionato? No, no. A noi basta fare il nostro tragitto con convinzione e autostima ma soprattutto con la consapevolezza di dover prenderci la salvezza e poi si vedrà. Piedi per terra, grazie”.