“Sembra che una mentalità paurosa si sia impossessata della squadra”: Torino, Ferrante parla del ‘mal di derby’
Domenica il Torino ha perso il terzo derby stagionale tra campionato e Coppa Italia, il 7° sugli ultimi 8 giocati dal 2015 a oggi in tutte le competizioni. Uno score che conferma come la Juventus sia la vera bestia nera per i Granata. “Che rammarico, abbiamo perso una ottima occasione. Chissà quando ricapiterà una Juventus così piena di infortuni“. Parole di Marco Ferrante, per 8 stagioni al Torino (dal 1996 al 2001, e dal 2001 al 2004), intervistato da Tuttosport. L’ex attaccante ha giocato diverse stracittadine contro la Juventus, una delle quali ricorda meglio di altre: 14 ottobre 2001, Granata sotto 3-0 all’intervallo, nella ripresa entra Ferrante e la partita cambia volto, fino al 3-3 finale. “Non è una questione di qualità, ma di coraggio. Per compiere imprese del genere servono valori, identità, fuoco sacro, gruppo. Invece da qualche anno sembra che una mentalità paurosa si sia impossessata della squadra. E abbiamo accumulato sconfitte dopo sconfitte. E queste cose rimangono nell’anima dello spogliatoio. Anche con Ventura, quando forse si è visto il miglior Torino degli ultimi anni, abbiamo visto alcuni derby imbarazzanti. Si perdeva ‘serenamente’, senza alcuna volontà di cambiare le cose. Ai miei tempi la mentalità era diversa, pur affrontando campioni come Del Piero, Trezeguet, Thuram, Nedved, Davids...” Ritornando poi sull’attualità: “Mazzarri lo giustifico, non conosceva ancora il blocco psicologico che si può avere nel derby di Torino. Vedremo come reagirà la squadra dopo questo k.o. Lui ha dato una bella scossa dopo l’addio di Mihajlovic, di cui mi piaceva il carattere ma di sicuro non alcune scelte tattiche“.
L’intervista completa in edicola su Tuttosport