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“Scusate il ritardo…”. Cagliari, Van der Wiel è pronto al debutto

L’attesa è finita, Gregory Van der Wiel è pronto al debutto nel calcio italiano. Due mesi di duri allenamenti, una caviglia che non voleva saperne di guarire ha smesso di tormentare l’ex terzino del PSG. Un lieve infortunio, complicato dalla leggerezza con la quale il suo ex club, il Fenerbache, ha curato il nazionale olandese. Gregory è tornato a lavorare in gruppo il 2 ottobre e sembrava già pronto a soddisfare la curiosità di giornalisti e tifosi lo scorso 5 ottobre. Tutti ad attenderlo, ma Van der Wiel non ha giocato neanche un minuto nell’amichevole contro il Budoni, squadra militante nel girone G della serie D. Il mistero intorno al terzino olandese, tanto atteso da Rastelli e dal popolo rossoblù, sembrava potersi arricchire di nuovi capitoli: niente di grave.

Riposo precauzionale, per una caviglia sollecitata eccessivamente nel riscaldamento che ha anticipato la gara. Tutto è proceduto secondi i piani per il “bad boy” di Amsterdam, che crescendo è riuscito a maturare anche caratterialmente. Chi ha avuto modo di conoscerlo nello spogliatoio e durante gli allenamenti lo definisce come un ragazzo simpatico ma riservato. Due settimane trascorse a stretto contatto con i nuovi compagni che hanno riempito GVdW2 di consigli e che fortunatamente non hanno portato a nuovi stop. Senna Miangue, il “traduttore”, e anche il rossoblù con il quale Van der Wiel ha instaurato un rapporto speciale. Entrambi di lingua fiamminga, Senna e Gregory hanno trovato anche una passione in comune, la musica hip-hop.

“Mi piacciono molto Drake, J. Cole e Chris Brown. Altra passione? I tatuaggi. Ho iniziato con un tatuaggio e dopo ne ho aggiunto un altro e un altro ancora. Il primo era il mio nome, sul braccio destro, appena sopra il polso: avevo 18 anni. Quando ero minorenne mia madre non mi permetteva di farli… Fa parte del mio stile di vita. Mi piace ascoltare l’hip-hop e mi piace fare tatuaggi”. In allenamento Gregory è sempre puntuale e diligente, a smentire chi invece lo descriveva come un “ribelle”, per presunte liti con Carlo Ancelotti e Laurent Blanc ai tempi del Psg. A seguire Van der Wiel durante gli allenamenti è Michele Santoni, il training coordinator, che ha conosciuto il terzino olandese durante l’esperienza nell’Ajax.

Cagliari-Genoa sarà l’occasione giusta per GVdW2 per debuttare alla Sardegna Arena e in maglia rossoblù: ballottaggio con Simone Padoin. Massimo Rastelli sembra orientato a non rischiarlo dall’inizio, con l’olandese che sicuramente troverà spazio nell’arco dei novanta minuti. “Mi piace giocare, allenarsi per poi non scendere in campo è difficile. Sono un assist man, curo entrambe le fasi, quella difensiva e offensiva, con la stessa attenzione. Naturalmente quando c’è l’opportunità mi piace spingere per arrivare sul fondo e mettere cross o inserirmi“. L’attesa è finita, Greg è pronto, per la gioia del popolo rossoblù e dei fantaallenatori.