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Sandri e Volpe, il Potenza 2.0 è qui: “Sentiamo la fiducia e sogniamo la A”

Potenza 2.0. Il presidente Salvatore Caiata ha così definito la sua squadra all’inizio della stagione di Serie C 2020-2021. Un nuovo mix, tra esperti e giovani di talento. Età e talento sono dalla parte di Mattia Sandri e Giovanni Volpe, due dei tanti ragazzi lanciati quest’anno tra i professionisti dal Potenza, 15° in classifica nel girone C con 27 punti.

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Classe 2001, centrocampista centrale, Mattia Sandri; classe 2002, attaccante o esterno offensivo, Giovanni Volpe. Ruoli diversi, ma percorsi simili: entrambi hanno segnato quest’anno il primo gol tra i professionisti, entrambi hanno firmato un contratto fino al 2023 dopo un tesseramento con addestramento tecnico. Il segno della fiducia che il Potenza ripone in loro. Il presidente ha avuto grande fiducia in noi e stiamo cercando di ripagarla al meglio” raccontano Sandri e Volpe e Gianlucadimarzio.com. Mattia e Giovanni, due ragazzi che qualche anno fa non avrebbero mai pensato di giocare insieme quando si sono ritrovati uno contro l’altro. Era il campionato Under 15, match tra Pro Vercelli e Torino: nella Pro giocava Volpe, nel Torino, invece, Sandri. “Non ricordo il risultato, probabilmente è stato un pareggio” scherza Mattia.

Prima di approdare a Potenza, Sandri ha giocato in una sola squadra: il Torino. Nel settore giovanile granata, infatti, ha fatto tutta la trafila: dai pulcini fino alla primavera, con tanto di doppia convocazione in Serie A, da parte di Moreno Longo, nella stagione 2019-2020. Ha giocato in più ruoli, fino a trovare la sua collocazione da centrocampista centrale: “Sono arrivato al Torino che avevo 6 anni, sono uscito a 18 – racconta Mattia – Sono sempre stato un tifoso del Torino, l’esordio all’Olimpico l’ho sognato da bambino, ma non è arrivato. A Potenza, però, ho trovato un progetto bello e serio e sono contento della scelta”.

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Diverso, invece, il percorso di Volpe, su e giù per l’Italia dalla scuola calcio Materdei di Napoli fino al ritorno in Campania, passando per la Pro Vercelli: “Ho iniziato alla Materdei, poi mi sono trasferito alla Pro Vercelli a 14 anni – spiega – Un’esperienza formativa che mi ha formato caratterialmente perché ero lontano casa per la prima volta. Sono stato un anno a Napoli e poi, da tre anni a questa parte, sono a Potenza”. E già lo scorso anno Giovanni ha assaporato la prima squadra, collezionando sei presenze: “Ho trovato spazio in una squadra che rendeva al massimo – racconta – Il presidente Caiata mi ha dato fiducia già lo scorso anno, questa fiducia è difficile da trovare in altri club”.

L’emozione del primo gol e l’obiettivo salvezza

Per Volpe sono bastati 50 secondi, nella prima giornata di campionato, per trovare il gol. Potenza-Catanzaro: cross dalla sinistra e colpo di testa in rete. “Non mi sarei mai aspettato di segnare subito, pronti-via. Fare il primo gol con i tifosi in curva, però, sarebbe stato diverso. Potenza è una piazza affiatata, la pecca di questo periodo è l’assenza dei tifosi”. Da esterno d’attacco fino a punta centrale dopo l’addio di Somma, ma con due maestri d’eccezione davanti come Mazzeo e Baclet: “Rubo da loro qualche trucchetto per poterlo mettere in campo – racconta – Loro che hanno maggiore esperienza possono darci qualcosa in più, sono un valore aggiunto”. Dal 27 settembre al 2 marzo. Passano cinque mesi, la porta è sempre la stessa, ma la gioia, stavolta, è per Sandri nella vittoria contro la Turris: “Quel gol è stata una gran bella emozione”.

Una rete importante in quel successo, il terzo step nei quattro risultati utili consecutivi inanellati dal Potenza che sette giorni fa ha battuto il Bari. “Per come è arrivata, quella di Bari è stata la vittoria più bella del campionato” ammette Sandri. Quel che è successo al San Nicola, però, è già stato dimenticato perché oggi il Potenza affronterà la Vibonese, dietro in classifica di un solo punto, per allontanare la zona play-out: “Il mister ci ha appeso la classifica del girone nello spogliatoio per non pensare ancora al Bari – racconta Volpe – C’è la Vibonese da affrontare, l’abbiamo preparata al meglio e ce la metteremo tutta per portare i tre punti a casa”.

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Pregi, difetti e consigli

"Chiudo gli occhi e spero di essere in Serie A tra due anni. Sognare non costa nulla". E per raggiungere quell'obiettivo, sia Mattia che Giovanni vogliono dare dei consigili uno all’altro: “Sandri in campo ha una buona visione di gioco e buoni piedi, ma volte tocca un po’ troppe volte il pallone. Deve dare sempre il massimo, sia in allenamento che in partita, perché lui è veramente forte e solo divertendosi potrà mostrare le sue qualità” suggerisce Volpe. La risposta di Mattia: “Siamo due giocatori molto simili, ma Volpe deve stare più sereno e tranquillo, si abbatte facilmente. Ha un gran bel dribbling, li secca tutti, ma solo quando è tranquillo gli riesce tutto”.

Quelli di Volpe e Sandri sono due mondi simili in campo, ma diversi fuori che si sono uniti a Potenza. “Un difetto di Mattia? È un po’ permaloso, è del nord” scherza Volpe. “Giovanni è uno stupido, ma simpatico” risponde Sandri. Una battaglia anche sui gusti musicali, ma lì a comandare è Volpe: “La cassa la gestisco io, quindi va il neomelodico”. Con buona pace degli altri e di chi, come Mattia, sceglie altri generi musicali: “Mi piacciono il rap e la trap, ma mi piace tanto anche Vasco Rossi”. E per due giovani come loro non può che esserci una sola canzone: vado al massimo… sognando la Serie A.