Samuel Rebollo si è tolto la vita dopo il mancato rinnovo: tragedia in Argentina

La giornata del 10 novembre 2022 sarà ricordata come una giornata buia per tutto il calcio argentino e non solo: il giovane difensore Samuel Rebollo si è tolto la vita a soli 20 anni. La causa di questo gesto così estremo è legata proprio al calcio: il ragazzo ha pensato al suicidio dopo non essere riuscito a convincere il suo club d’appartenenza, l’Atlético Aldosivi di Mar de la Plata, a rinnovargli il contratto.

Non solo una delusione sportiva, probabilmente: in Argentina (e non solo), spesso, il calcio è anche un vero e proprio mezzo per scappare alla povertà, per cercare di aprirsi la strada per un futuro più roseo per sé e per la propria famiglia, i propri affetti. Ma quando non si riesce a “sfondare” e a diventare un calciatore professionista, può crescere una notevole delusione per il raggiungimento di un traguardo di così vitale importanza: il giovane Samu non ha retto a questa delusione e ha commesso il tragico gesto.

Dopo Leandro Latorre, adesso anche Samuel Rebollo

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La triste notizia è arrivata direttamente da Mar del Plata, un piccolo comune della provincia di Buenos Aires, a 400 chilometri a sud della capitale, paese natale del Club Atletico Aldosivi. Sui social network della società, il comunicato della scomparsa di Samuel Rebollo.

Dopo tre anni, lo stesso club gialloverde è stato costretto a vivere ancora questa terribile dinamica: anche nel 2019, infatti, Leandro Latorre, un altro ragazzo di 18 anni cresciuto calcisticamente proprio a Mar del Plata, si era tolto la vita per lo stesso identico motivo. Nel triste comunicato, anche in seguito a questa correlazione, oltre ad aver annunciato la scomparsa di Samuel Rebollo, l’Atlético Aldosivi ha sottolineato come la società abbia messo a disposizione da anni un servizio di assistenza psicologica per i suoi calciatori