Prima i cori, poi la contestazione: cosa succede alla Sampdoria
Per 90′ i tifosi della Sampdoria a Torino hanno cantato e incitato la squadra. Dopo, fischi e inviti ai giocatori a cambiare atteggiamento in campo
A Torino l’aria è quella tardo autunnale. Di colpo: pioggia fine ma insistente, umido. Freddo. Quel clima che una giornata di festa fa dimenticare, ma che diventa vera e propria pioggia sul bagnato per chi, come la Sampdoria, sta continuando a vivere una crisi che sembra senza fine.
La sconfitta per 2-0 contro la squadra di Juric (qui le sue parole) non ha lasciato immuni i giocatori allenati da Stankovic, che, espulso, ha dovuto vedere gran parte della gara dagli spalti.
Sampdoria: il comportamento dei tifosi
Ma quello è stato forse il problema minore: una prestazione con pochissime occasioni e piuttosto monocorde, ha portato i tifosi a una contestazione piuttosto pesante al termine della partita.
Ed erano tanti, i tifosi blucerchiati accorsi a Torino a incitare una squadra che ha bisogno di tanto incoraggiamento per uscire da una situazione difficilissima di classifica. L’hanno fatto. Per tutta la partita, infatti, il settore ospiti non ha mai smesso di cantare. Nemmeno un secondo. Cori, qualche petardo, bandiere che sventolavano.
I tifosi contestano la Sampdoria
Il tutto, mentre Audero si ritrovava a raccogliere dalla rete due gol quasi fotocopia di Radonjic e Vlasic, senza osservare da parte dei compagni una reazione davvero efficace. E così, al termine della gara, gli applausi di incitamento diventano fischi di contestazione.
Pesanti, duri. Tutti i giocatori della Sampdoria, infatti, si sono presentati davanti alla loro curva con lo sguardo chino, a raccogliere cori di disapprovazione (“Tirate fuori le palle“, lo slogan più edulcorato possibile) che lasciano intendere a un prosieguo di settimana piuttosto pesante.
Sabato ci sarà il Sassuolo, e i tifosi si aspettano una reazione. Che sperano non possa essere trardiva.