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Sampdoria, Gregucci sull’arbitraggio: “Sono perplesso sulla linea di condotta della gara”

Angelo Gregucci – credit gdm.com

Gregucci espulso alla prima partita da allenatore con la Sampdoria: cosa è successo.

Settantadue minuti più tre di recupero, tanto è durato l’esordio in panchina del nuovo allenatore della Sampdoria Angelo Gregucci, da lunedì assieme a Foti alla guida della Samp. Un tocco di mano di Gelli scatena le proteste della panchina blucerchiata, a farne le spese con un rosso diretto il nuovo allenatore blucerchiato e un membro dello staff.

Una prima da non sbagliare, per ‘ritrovare la famiglia Sampdoria’ ed invertire il trend di inizio stagione con Donati in panchina. Oggi contro il Frosinone la prima di GregucciFoti in panchina, con Zilli a sbloccare la gara con un colpo di testa su angolo di Calò ed il solito Coda – terzo gol consecutivo, quarto stagionale – a rimetterla in piedi.

Sull’1-1, dopo un rigore concesso e poi revocato per tocco di mano di Bracaglia in area, l’episodio a far esplodere la panchina blucerchiata e a far terminare in anticipo la prima di Gregucci sulla panchina della Samp: palla lunga per Coda che controlla, tocco di braccio di Gelli che l’arbitro Turrini non fischia, proteste reiterate da parte di tutta la panchina della Sampdoria e arbitro che si dirige verso la panchina.

A farne le spese con il rosso diretto Angelo Gregucci – a chiedere il perché del cartellino al quarto uomo – e un collaboratore. Spazio quindi a Foti, per gli ultimi minuti di partita dove c’è spazio per un altro penalty prima fischiato e poi revocato dopo il Var, per tocco di mano di Calvani in area. Succede di tutto a Marassi, ma il risultato però non cambia più.

Le parole di Gregucci in conferenza stampa

L’allenatore blucerchiato, in conferenza stampa ha parlato delle decisioni arbitrali: “Sicuramente le decisioni non hanno condizionato il risultato, ho avuto perplessità sulla linea di condotta, ma devo rivedere le immagini sugli episodi dove abbiamo chiesto qualcosa, magari poi l’allenatore ha visto giusto. Il rosso? Capisco anche il trambusto, ha tirato fuori due rossi, non mi sembrava di aver protestato con veemenza ma capisco e accetto. Lui è giovane, io ho qualche capello bianco e capisco tutto. Ho però qualche piccola perplessità sulla condotta”.

Poi su Coda, al terzo gol consecutivo: “Massimo è quello, se io dovessi spiegargli qualcosa mi terrei lontano dal dirgli come buttare la palla dentro. Abbiamo lavorato per portargli la palla vicino, oggi ha dato un bel contributo ma per me può ancora fare di più. Ci sono poi anche tanti altri elementi che possono fare di più. Lavoreremo per non lasciare indietro nessuno.” Poi sugli ingressi di Barak e Ricci: “Io penso (che Barak) lo sappia da solo, io sono lì dalla mattina alle 8 alle 21 se ha bisogno. È un calciatore di alto livello, naturalmente da lui chiediamo di più. Ingresso Ricci? Abbiamo cercato geometria in mezzo al campo, ha avuto impatto buono come Cuni e Benedetti. Matteo si é contraddistinto perché mentre eravamo in difficoltà sul duello sulle palle lunghe abbiamo cercato di pulire un pò la palla. Matteo quel lavoro lo sa fare, ma Matteo può fare di più. Se non sbaglio è stato convocato in nazionale per uno stage, ha dimostrato di essere un calciatore.”