Sampdoria, Giampaolo: “Zapata e Caprari recuperati, Quagliarella out. Futuro a Napoli? L’unico presidente che mi chiama è Ferrero”
Meno due alla fine del campionato, ultimi novanta minuti davanti ai propri tifosi alle porte: è giornata di vigilia quella di oggi in casa Sampdoria, con i blucerchiati domani impegnati a Marassi contro il Napoli di Maurizio Sarri. Sfida che l’allenatore della Samp Marco Giampaolo, tra i nomi per la panchina azzurra in caso di addio di Sarri, dalla sala stampa del centro sportivo di Bogliasco ha introdotto così.
“Quella di domani sarà l’occasione per salutare il nostro pubblico che per tutta la stagione è stato il 12° uomo in campo, poi giocheremo contro la squadra che ha saputo dare lustro al calcio italiano, che ha saputo andare oltre i confini nazionali per il calcio che ha giocato: sarà l’occasione per sfidare chi ha prodotto il calcio più bello. Il gioco della Samp paragonato spesso a quello degli azzurri? Il Napoli ha giocato un calcio fatto di proposte, di idee e lo ha sviluppato per quelle che sono le sue qualità: la Sampdoria ha cercato di fare la stessa cosa come idee, a volte ci siamo riusciti, a volte meno bene ma si può dire che la Samp non sia mai stata rinunciataria”.
Dal calcio giocato al calciomercato, sulle voci di un possibile futuro sulla panchina del Napoli per il post Sarri. “Ho già detto che l’unico presidente che mi chiama è Ferrero e che l’unica telefonata da Napoli è per ricevere un premio: il 29 e il 30 partirò e poi vedremo”. Tornando alla gara. “Che Napoli mi aspetto? Credo che il Napoli sia ad un punto dal record in Serie A, poi conoscendo Sarri arriverà una squadra che non molla niente. Il contraccolpo l’ha ricevuto a Firenze, il giorno dopo Inter-Juventus, poi penso che abbia avuto modo e tempo di rimettere apposto le idee: mi aspetto il solito Napoli, che propone. Sono sicuro che si presenterà a Marassi per fare risultato, noi siamo chiamati a misurarci ancora”. Sulla Sampdoria anti Napoli. “Dobbiamo dare tutto quello che abbiamo, le risorse che abbiamo a disposizione dobbiamo metterle in campo cercando di chiudere bene: dopo la sconfitta di Sassuolo c’è stata delusione, ma ora dobbiamo dare spazio alla rabbia. E’ vero che non avevo le frecce per fare risultato ma dovevamo non perdere, dobbiamo onorare il campionato e non possiamo sbagliare negli atteggiamenti. L’Europa? La sconfitta di Sassuolo ha pregiudicato al 99% quelle possibilità, l’aritmetica dice che c’è ancora una piccola speranza: la squadra devo dire che si è allenata bene, poi credo che sia doveroso, al di là del valore riconosciuto da tutti dell’avversario, cercare di chiudere davanti al nostro pubblico nella maniera migliore per impreziosire quello che è stato il nostro cammino in campionato”. Sulle condizioni dei singoli. “Caprari è recuperato, Zapata anche e sarà convocato: gli unici indisponibili sono Murru e Quagliarella. L’impiego di Sala a sinistra? – nonostante Strinic e Regini a disposizione – Perché nelle partite dove sei chiamato a proporre gioco se giocassi con Bereszynski e Regini attingerei a caratteristiche diverse: volevo che in una delle corsie ci fosse più qualità nella gestione della palla”. A chiudere la conferenza una battuta sulla grigliata a base di asado offerta dall’allenatore alla squadra in settimana. “Penso sia una cosa che aggrega, c’erano tutti: dai magazzinieri a chi lavora in sede con i figli, era una cosa in programma anche l’anno scorso. L’ho fatto anche in passato, era una cosa per aggregare, in modo da stare tutti insieme”.