Roma, Spalletti: “Alla mia squadra chiedo l’impossibile. Dzeko? Può partire titolare”
Unico obiettivo in casa Roma, vincere al ‘Santiago Bernabeu’ e ribaltare il risultato della partita di andata degli ottavi di finale di Champions League. Per proseguire il cammino europeo ci sarà da superare il Real Madrid, Luciano Spalletti sa come si fa: “Quello di otto anni fa è un piacevole ricordo, ma ci sono anche pochi calciatori per fare questo riferimento – ha detto l’allenatore della Roma in conferenza stampa – Quello che diventa importante è che i giocatori sappiano che qualsiasi partita dipenderà dalla loro forza che metteranno in campo, questa è più difficile perché il risultato dell’andata ci penalizza. Non dobbiamo pensare a quel 2-0, diventano fondamentali alcuni risvolti psicologici durante la partita. Noi dobbiamo pensare a fare un gol, poi può cambiare tutto. Ora pensiamo a fare questa impresa. Dovremo forzare un po’ perchè il risultato dell’andata non ci permette altro, peccato perchè i nostri sforzi avrebbero meritato più fortuna”.
Da quando Spalletti è tornato alla Roma la squadra giallorossa ha ottenuto sette vittorie consecutive in campionato ed ha agguantato il terzo posto in classifica. Anche tutto l’ambiente è tornato ad entusiasmarsi, la qualificazione al turno successivo di Champions League sarebbe la ciliegina sulla torta: “Mi è piaciuto tornare qui, è una scelta di vita che ho fatto. Tutti chiedono molto, invece io chiedo alla mia squadra l’impossibile e vedendola anche ieri allenarsi mi sembrava che fosse disponibile. La qualificazione? Se lavoriamo così credo sia una cosa che si può fare. Se oggi dovessi vedere qualcuno che pensa che domani scendiamo in campo per perdere non lo farei nemmeno allenare”.
Tra i protagonisti del match potrebbe esserci anche Edin Dzeko: “Lui sta lavorando in maniera corretta, poi io devo fare delle scelte. Può darci una mano domani, e può farlo seguendo solo una strada, farmi vedere che può fare molto di più di quello che sta facendo. È possibile che domani parta dall’inizio“. Poi una battuta anche su Stephan El Shaarawy, uno degli uomini più in forma del momento: “Ha ritrovato l’entusiasmo, l’amore e l’affetto per stare bene in questa città. Cos’ha trovato in me? Ha fatto tutto da solo, si è messo in discussione. Parlando col suo procuratore prima che venisse, lui aveva le idee ben chiare su quella che sarebbe stata la disponibilità che ci avrebbe dato. Gli faccio i complimenti“.
Infine un giudizio su Zinedine Zidane, allenatore del Real Madrid: “Non l’ho visto lavorare sul campo, ma mi sembra che delle idee che aveva alcune le abbia trasferite anche nel nuovo ruolo. Da calciatore ha fatto vedere di essere un top in tutto. Basta che si ricordi di quello che è stato e sarà tutto più facile per lui. Essendo stato un leader conosce già come si fa. Io l’ho dovuto imparare ma sono stato fortunato perché ho trovato campioni che mi hanno aiutato”.