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Roma, Santon: “Qui per riscattarmi”. Mirante: “Questo è un grande club”

Sia per Mirante che per Santon la Roma rappresenta un punto di arrivo, giunto in un momento di carriera differente per i due. Per il portiere è un’ultima tappa in una grande squadra. Mentre per il terzino è un’esperienza per rilanciare la sua carriera.

La Roma è un punto d’arrivo importante per me, ma anche un confronto con una squadra importante – ha iniziato il portiere – Per me è motivo di grande soddisfazione. Devo confrontarmi con un valore superiore rispetto a quello fatto fino ad ora. Qui ci sono tante partite durante la stagione. Nelle grandi squadre ci sono due portieri forti. Il lavoro quotidiano non cambia, cambierà solo l’impegno la domenica. Sarà ancora più difficile approcciarmi alla partita. Vengo con una grande voglia. Dai primi giorni ho visto che questa mentalità c’è, per me è un buon momento per arrivare alla Roma” ha detto Mirante in conferenza stampa.

Sul preparatore Savorani invece: “Sicuramente i miglioramenti che sono passati di qui sono sotto gli occhi di tutti. È un allenatore che pretende tanto. Però allo stesso tempo è uno che dà molta attenzione alla tecnica. La crescita di Alisson è la conferma. Sta a me mettermi in discussione, il mio approccio sarà sicuramente la disponibilità verso di lui. Potevo arrivare a Roma quando c’era stato il fallimento del Parma. Questa è stata l’opportunità più concreta. Appena c’è stata la sensazione che si potesse concludere, l’ho voluto fortemente. Mi ha colpito la mentalità di questa squadra. Nessuno si risparmia soprattutto se parliamo di singoli. Nei giovani c’è tanta qualità, la Roma ha lavorato benissimo in prospettiva“. Infine su Alisson, il portiere titolare della squadra giallorossa: “In me può trovare un compagno con cui confrontarsi. Dubito ne abbia bisogno, ma ci sono volte in cui il portiere ha bisogno di una spalla. Ho 35 anni ma non è sinonimo di vecchiaia”.

L’ex giocatore dell’Inter, giunto a Roma nella trattativa che ha portato Nainggolan in nerazzurro, cercherà a Roma il riscatto: “La Roma è un motivo di rinascita e riscatto. Sono qui perché ho voglia di dimostrare a tutti quanto posso dare. Penso che alla Roma ci siano grandi giocatori. Io come ho già detto posso giocare sia a sinistra che a destra. Quello che devo fare è allenarmi forte e con la voglia di tornare. Poi starà al mister decidere chi far giocare. Sono venuto qui per dare il massimo. Voglio ritagliarmi un posto importante nella squadra”.

Sull’opportunità di un ritorno alla Nazionale Italiana: “Mancini lo reputo un allenatore bravo e merita di essere lì. Ho sempre pensato nella mia carriera di fare bene nel club. La convocazione deve essere un premio di questo lavoro. Se le mie prestazioni saranno all’altezza, magari ci sarà la possibilità di tornare in azzurro“.

Il rapporto con i tifosi dell’Inter è una cosa passata. Ci sono state delle incomprensioni ma è cosa passata. Con i tifosi della Roma è stato un approccio bello. Non so se tutti sono felici, ieri mi ha fatto piacere fare l’allenamento davanti ai tifosi. Si vede che la Roma per loro è un qualcosa che va oltre qualsiasi cosa. Spalletti? I rapporti sono stati sempre buoni, abbiamo sempre parlato con massima sincerità. È un allenatore che ha lavorato bene. Io mi ritengo un giocatore che può giocare tutte le partite. Ma come altri giocatori ho avuto degli interventi al ginocchio e quindi ogni tanto devo stare attento. Faccio un esempio,: se c’è un doppio allenamento a volte potrei saltarne uno. È un ginocchio che sta bene. Se c’è bisogno di fare due o tre partite consecutive non ci sarà problema. La Roma mi aveva già cercato. C’era stato qualche contatto quando ero in Inghilterra e quando ero all’Inter”.