Roma, Mourinho: “I nostri tifosi son fantastici però…”
Le parole di Mourinho nell’intervista post partita di Roma-Sampdoria: le dichiarazioni dell’allenatore portoghese
La Roma ritorna alla vittoria in Serie A superando la Sampdoria grazie alle reti di Wijnaldum, Dybala ed El Shaarawy. Oltre ai giocatori, protagonisti anche gli allenatori, in particolare José Mourinho autore di un bellissimo gesto di fair play nei confronti di Stankovic. Con questa vittoria, la Roma si porta momentaneamente al quarto posto a 50 punti, in attesa del risultato del Milan. Nel post partita, Mourinho ha commentato la prestazione della sua squadra nell’intervista ai microfoni di DAZN.
Le parole di Mourinho nell’intervista post Roma-Sampdoria
Per iniziare, José Mourinho ha parlato dell’importanza della vittoria contro la Sampdoria e della prestazione della sua squadra: “Sono soddisfatto, nel primo tempo abbiamo creato gioco. Poi abbiamo fatto gol e per un po’ non abbiamo tenuto palla, loro si sono avvicinati e ci hanno messo difficoltà sull’1-0. Poi ho fatti i cambi con Elsha e Solbakken, così Paulo veniva dentro e abbiamo avuto più palla”.
L’allenatore portoghese ha poi continuato parlando di Wijnaldume Llorente: “Me lo sentivo che sarebbe arrivata questa prestazione da Gini, sono proprio soddisfatto della sua evoluzione progressiva. Ma anche Diego Llorente ha giocato molto bene con Cris in una difesa a 4 dove non abbiamo la routine”.
Sulla difesa a 3 o a 4: “Dipende dall’avversario e dai giocatori che abbiamo a disposizione. Io penso sempre a mettere in campo i giocatori migliori. Anche oggi ho pensato se Celik potesse giocare a 3 ma non lo aveva mai fatto quindi abbiamo cambiato passando a 4. Diego mi è piaciuto molto perché tiene più palla”.
Sul gesto nei confronti di Stankovic: “L’ho fatto per un grande uomo e un grande amico. Sono stato insultato tante volte nei diversi stadi del mondo e ho costruito un muro. Anche Deki avrà fatto lo stesso, dal punto di vista individuale per lui non sarà un problema. Però non è bello, i nostri tifosi sono fantastici ma potevano seguire il mio istinto”.
Sulla presenza dei Friedkin: “Sono felice per loro ma io lavoro per loro. Se vengono allo stadio sono contento”.
Mourinho in conferenza stampa
“Vogliamo sempre migliorare. Dopo l’1-0 non abbiamo giocato per chiudere tutto. E’ subentrata un po’ di stanchezza, ritmo basso anche di testa, palle perse. E con quei tre giocatori a centrocampo abbiamo perso delle palle senza avvertire grande pericolo. Quando abbiamo cambiato, siamo migliorati. Il secondo gol non è arrivato per caso ma come conseguenza di un miglioramento. Avevamo profondità a destra e a sinistra e Paulo giocando davanti Matic e Wijnaldum ci ha dato sicurezza in uscita con la palla. E lì è finita la partita.
Ancora con la difesa a quattro in futuro? Abbiamo questi giocatori. Cristante è un’altra soluzione per questo sistema a centrocampo. Abbiamo Mancini, Kumbulla, Ibanez, Smalling, e Llorente: così di 5 giocano 2 e 3 stanno in panchina. La costruzione della squadra a tre è stata una conseguenza della necessità di nascondere dei problemi e di usare dei giocatori migliori in quel momento. Mi è piaciuto molto Diego Llorente con Smalling. Diego ha una cultura diversa con la palla rispetto agli altri, gioca meno lungo, cerca il giocatore tra le linee. Mi è piaciuta la sua partita. Zalewski non è un terzino in una linea a 4. Sono pochi gli allenatori che possono giocare sempre come vogliono e possono prendere i giocatori perfetti per giocare come vogliono. Io devo adattarmi a quello che ho. Ma oggi la cosa più importante era vincere dopo due sconfitte di fila.
Abraham? I fischi qualche volta sono duri e non so se oggi erano per lui o per me… Qualcuno poteva pensare che non avesse giocato bene lui mentre qualcun altro poteva pensare invece che avrebbe potuto fare gol quindi ce l’aveva con me. Il lavoro dell’attaccante comunque non è solo il gol. E’ importante per la loro autostima e il fatto che non ne stia facendo probabilmente lo fa soffrire. Ma perdiamo e vinciamo insieme. Belotti è entrato fresco, senza il pericolo del secondo giallo, diversamente da Tammy. Come squadra, in un pomeriggio di difficoltà senza 4 giocatori squalificati, è stata dura e nel nostro caso siamo riusciti a prendere punti.
Rapporto con la città? Avrò sempre parole belle per questi tifosi. Anche oggi ne abbiamo parlato prima della partita. La gente merita gli sforzi, merita che noi siamo romanisti, che capiamo ciò che loro sentono. Si è costruito qualcosa di molto bello con tutti questi sold out allo stadio. Anche quando i risultati non sono stati fantastici. Questo è molto bello.
Quello che si scrive di me? Posso solo ripetere quello che ho già detto. Del mio futuro, del mio stato d’animo, ne parlo solo a casa. E qualche volta nemmeno a casa. Mi chiudo in me stesso. Non parlo con amici, non parlo con giornalisti. Se qualche mese fa il nostro CEO ha detto ‘Sono sicuro che Mourinho rimanga’ è un’interpretazione sua. Se ora i giornali hanno scritto quello che hanno scritto è un’interpretazione loro. Io non parlo con nessuno. E’ molto chiara la mia situazione contrattuale, ho un altro anno. Il calcio è il calcio. Qualche volta i contratti non sono la cosa più importante. Ma va bene e si va avanti sempre pensando che la prossima partita sia la più importante. Dobbiamo avere sempre qualcosa in più rispetto all’essere soltanto dei professionisti”.