Il gigante e il bambino: Dzeko dominante, Zaniolo letale… e da record
Primo tiro in porta, gol. Secondo tiro, gol. In Roma-Porto, e già sarebbe eccezionale? No, nella sua carriera europea. Nicolò Zaniolo continua ad infrangere record su record: è l’italiano più giovane della storia della moderna Champions League a segnare una doppietta. “Diventerà un campione”, capitan De Rossi a fine gara si espone. Diretto e senza timore. 19 anni e non sentirli, a Roma, alla Roma. Ma soprattutto nella Coppa più importante.
Perchè ci sono partite e partite. Palcoscenici uguali per protagonisti diversi. Divisibili in due categorie: quelle sotto i riflettori e quelle senza. E soprattutto nelle prime si esaltano i grandi giocatori. Cinque gol in carriera, gli ultimi tre sotto le luci. Per il ‘bimbo’ “è un sogno che si realizza, una giornata memorabile che non dimenticherò mai”. Di Francesco butta acqua sul fuoco, “piano, andiamoci piano”. Ma per il suo Capitano sono solo le partite “dei campioni”.
Come Dzeko, il “bello di notte” della Roma. Questa sera in versione deluxe. “Alla Van Basten”, il paragone forte in un Olimpico esaltato ed euforico, è unanime. Quando il bosniaco gira, la Roma vola. Ma la serata è tutta del ragazzino, quello che solo 12 mesi fa giocava e segnava con la Primavera dell’Inter. Oggi regala la vittoria a Di Francesco, per la “sua” Roma sempre più europea: 19 gare con 10 vittorie, 2 pareggi e 7 sconfitte. Per una media punti a partita di 1,78. Record assoluto per i giallorossi in Champions League, che sognano i quarti di finale grazie a Nicolò ZaniOro.