Roma, Pinto: “Zaniolo? Pensavo di incassare di più. Abbiamo parlato col Chelsea per Ziyech”
Le dichiarazioni del general manager della Roma, Tiago Pinto in conferenza stampa
Dall’addio di Zaniolo all’arrivo di Llorente e Solbakken, oltre al rapporto con Mourinho. A margine della sessione di mercato invernale, il general manager della Roma, Tiago Pinto ha parlato in conferenza stampa.
“Sentivo gli altri anni che la squadra fosse migliorata, non posso dire lo stesso ora perché abbiamo perso tre giocatori e ne abbiamo presi due. Confidiamo nel recupero di Wijnaldum, mi assumo la responsabilità e non dico quello che ho detto in passato. Devo dire che Zaniolo è stata una situazione difficile da gestire, con i paletti che abbiamo la soluzione c’era e poteva far piacere a tutti, ma non siamo riusciti a fare le cose come avremmo voluto. Con i paletti che dobbiamo coprire, la sessione di mercato è diventata difficile”, così il dirigente giallorosso in sala stampa.
Su Zaniolo: “Questa trattativa è stata definita così, non mi nascondo dalla mie responsabilità. Pensavo che avremmo potuto prendere più soldi, una settimana fa avevamo un’offerta più grande ma con tutto quello che è successo siamo arrivati a trovare questa soluzione che comunque non è male per nessuno. Ho dei dubbi si potesse far meglio”. Sulla possibilità di aver preso qualcuno al suo posto se avesse accettato il Bournemouth: “Sì, ma non dirò chi per rispetto. Abbiamo cercato di fare tutto in tempi stretti, poi Nicolò ha deciso di andare via e mancavano 15 giorni. Non voglio parlare di Zaniolo tutta la conferenza stampa, era amato in città ma ha deciso di andare via e le cose sono state sistemate”. Su Ziyech: “E’ vero che abbiamo parlato con i suoi procuratori e il Chelsea, non è il giocatore di cui ho parlato prima, ma era una delle ipotesi. Mi dispiace quello che gli è successo, è stato difficile per lui, però hanno avuto ragione quelli che ci hanno beccato con i procuratori di Ziyech”.
Su Solbakken: “Mi dispiace molto perché la storia del FFP non è uno scherzo, non mi voglio nascondere e dico che è importante per la sostenibilità del club ed è difficile fare mercato così. Con quella che era l’offerta del Bournemouth, avremmo potuto fare un mercato importante per rinforzare la squadra ma non ci siamo riusciti. Ci sono cose che non potevo cambiare, ma voglio essere obiettivo e non sono soddisfatto del mercato. Come ho sempre detto, il mercato ha un’importanza del 20-30%, mi fido del tecnico, dello staff tecnico e dei giocatori, abbiamo le condizioni per fare bene”.
Sulla situazione relativa agli esterni e il possibile reintegro di Karsdorp: “Avevamo Vina, Spinazzola, Karsdorp, Celik, Zalewski ed El Shaarawy. Ora Vina è andato via e Spinazzola è infortunato, ma gli altri ci sono, ancehe Karsdorp. Non credo siano pochi. Ci mancava un difensore centrale e abbiamo sacrificato Vina per prenderlo. Karsdorp dopo il mercato è rimasto e in breve tempo credo possa essere a disposizione, anche l’allenatore si è esposto su questo”.
Sui rinnovi di Smalling ed El Shaarawy: “Su El Shaarawy dico che sta facendo bene, sono due situazioni diverse. Smalling ha diritto fino a maggio di decidere cosa fare, con Stephan decidiamo noi. Stanno facendo bene, abbiamo contatti con l’agente di Smalling per continuare insieme, ma penso che tutti capiscono che il mercato sia finito oggi e abbiamo tempo per sistemare le cose, senza dimenticare che la parola è del giocatore. Non è solo responsabilità nostra, sono stati chiari tutti perché l’idea è continuare insieme, vediamo cosa accadrà”. Sul rapporto con Mourinho: “Si cerca sempre il conflitto tra me e Mourinho, in realtà lavoriamo per il bene della Roma. Questa conferenza stampa non creerà dissapori, lavoriamo per la stessa squadra. La Roma gioca ogni tre giorni e dico questo: non è una coincidenza che il campione d’Italia è quello che è uscito dall’Europa. Parlo da italiano, penso che abbiamo tanto lavoro da fare sul calendario per tutelare chi gioca in Europa. Vediamo cosa succede con Atalanta e Fiorentina quando non giocano in Europa, questo tema va oltre la rosa della Roma. L’Italia è un campionato competitivo, non è facile giocare con 20 squadre. Spesso abbiamo partite europee che ci creano problemi. Nessuno di noi può dire che abbiamo i giocatori che abbiamo, conosciamo tutti i paletti cui siamo costretti. I giocatori presi hanno sempre avuto l’opinione dell’allenatore, però né Tiago Pinto né Mourinho hanno tutti i giocatori che vogliono, non possiamo fare questo tipo di mercato. Non ho paura di voi e mi assumo le responsabilità per chi non ha fatto bene nella Roma. I giocatori che sono stati presi finora e non hanno fatto bene sono al 100% colpa mia. Abbiamo i paletti che conoscete tutti, cerchiamo di fare il miglior lavoro possibile, se le cose vanno male mi prendo la responsabilità. Ho visioni diversi da voi in alcune circostanze, alcuni hanno prospettive di 4-5 anni, ma le valutazioni le fate ogni fine settimana. Parlate di Vina e Shomurodov, sono mia responsabilità”.