Roma, Nainggolan: “Rimanere è stata una scelta di vita, spero di restare”
Un talk show a tinte giallorosse. Da un lato, l’intervistatore Wojciech Szczesny; dall’altro, il suo ospite per il primo episodio: Radja Nainggolan. Scherzi e battute tra i due, per tutti gli otto minuti di intervista, all’interno dei quali il portiere ci porta alla scoperta della vita fuori dal campo del centrocampista belga.
“Il soprannome Ninja me l’hanno dato a Cagliari, ma non ricordo li motivo. I giornali mi soprannominarono così dopo una partita, penso per lo stile di gioco. La cresta? Mi piace, è da un po’ di anni che li ho così, molti bambini mi imitano questo taglio e non di certo il tuo (ride, riferendosi a Szczesny). All’inizio non ero sicuro di conciarmi così, poi mi è piaciuto e li ho anche colorati: prima rosso che però è troppo duro, ora biondo che è quello che preferisco. Il primo tatuaggio è stato una stella sulla spalla, per vedere se facesse male ed è stato doloroso. Quello che mi ha fatto più male è quello sulla gola” ha confessato il giocatore.
Quindi, si entra in tema calcio: “A scuola non ero bravo, poi quando ho avuto la possibilità di giocare a buoni livelli sui 17 anni ho creduto davvero di poter fare il calciatore. Mi è sempre piaciuto Seedorf. Non ho paura di nessuno quando gioco, nemmeno se ci fossi tu contro di me (ride, riferendosi a Szczseny). Roma è stata una scelta di vita, mi piace stare qui, mi piacerebbe restare”.