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Roma, Mourinho: “Tifosi, non venite solo a vederci: venite a giocare con noi”

Le parole di José Mourinho in conferenza stampa in vista di Roma-Leicester, semifinale di ritorno di Conference League

José Mourinho di notti europee se ne intende. Tra Champions League ed Europa League, il portoghese ha vinto tutto. O quasi: la Conference è una competizione nuova e Mou ha ancora fame di vittorie. “Ogni partita ho la stessa fame di vincere. Dico sempre: “C’è un solo match che non ho ancora vinto, ed è il prossimo“. Voglio sempre vincere ogni partita, se la prossima è una semifinale ancora di più perché vale l’accesso alla finale”. 

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La Roma scenderà in campo giovedì 4 maggio alle 21 contro il Leicester per conquistare la possibilità di giocare la finale di Conference League: “Per noi è stata una cavalcata lunghissima, più lunga rispetto a quella del Leicester che è arrivato dall’Europa League. Abbiamo giocato 14 partite in questa competizione e vogliamo fare di tutto per meritarci la finale”.

Roma, le parole di Mourinho in conferenza

Teatro della sfida sarà l’Olimpico: Non c’è dubbio sull’empatia creata tra noi e i tifosi. Siamo uniti da mesi, sia nei momenti belli sia in quelli brutti. Domani in Conference e la prossima settimana in campionato giocheremo le ultime due sfide stagionali all’Olimpico: sarebbe bello festeggiare questa empatia creata al di là dei risultati. Meritiamo tutti di finire bene queste due partite in casa“. 

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Poi, l’appello al popolo giallorosso, vero dodicesimo uomo in campo: Mi piacerebbe che domani giocassero la partita con noi. Si può andare allo stadio come spettatori e si può andare a giocare la partita: avere 70mila spettatori non vuol dire niente, avere 70mila persone che vogliono giocare è una storia diversa. Non venite a vedere la partita, venite a giocare con noi“.  

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L’unica assenza pesante per la Roma sarà quella di Henrikh Mkhitaryan, insostituibile secondo Mou: Non abbiamo un altro giocatore come lui. Ci sono squadre con più giocatori simili che possono permettersi turnover perfetti, noi no. Possiamo fare le cose diversamente: l’obiettivo non cambia, vogliamo arrivare in finale e lasciare in campo tutto quello che abbiamo. Non c’è Henrikh, ma ci sono altri: andremo da squadra a combattere“.