Roma, Di Francesco, Schick: svolta immediata
Istantaneo come il gol che mette in ghiaccio la partita contro la Virtus Entella dopo appena 19 secondi. Quello di Schick è il più veloce dal 2012 per la Roma, quando Totti segnò dopo appena 30 secondi contro il Cesena. La svolta immediata è quella di Schick che dopo aver deciso di affidarsi al mental coach per sbloccarsi nella testa e soprattutto in campo, espone in bella mostra le sue doti. Quelle tecniche, espresse con un colpo di tacco questa volta bello e anche concreto. E poi altrettanto velocemente con la seconda rete segnata dopo poco più di un minuto nel secondo tempo per regalarsi la prima doppietta con la Roma. Una prestazione che Di Francesco vorrà vedere confermata in altre partite e con avversari più vivaci. Come quella di Pastore, c’è gloria anche per l’argentino nel quarto gol conclusivo, accompagnata da colpi a sprazzi nel corso dei novanta minuti.
Anche se la Coppa Italia è un obiettivo a cui l’allenatore giallorosso nelle parole pre partita ha confermato di tenere a cuore. Proprio come per i tifosi, leggere lo striscione che accoglie le squadre in campo: “Non snobbatela… Noi ci teniamo”
La svolta immediata è dunque quella che ha impresso Di Francesco alla Coppa Italia giallorossa, che ha visto la Roma negli ultimi anni uscire troppo presto e anche con squadre di categorie inferiori. Lo scorso anno eliminata agli ottavi dal Torino, salvata da un rigore di Totti l’anno precedente contro il Cesena, prima di essere eliminata nel derby. Nel 2016 invece una delle sconfitte più dure della gestione americana, con la Roma eliminata dallo Spezia ai rigori.
L’altra svolta Di Francesco la dovrà dare al suo mese di gennaio. Il suo punto debole: due esoneri subiti in questo periodo e lo scorso anno due pareggi e due sconfitte con Atalanta, Sampdoria (due volte sommando la partita di recupero della terza giornata) e Inter, con un distacco dal Napoli crollato dal -4 al -14.Sassuolo, Parma e Virtus Entella, è la svolta che l’allenatore abruzzese ha impresso dopo la sconfitta contro la Juventus, dimostrando che ora la sua panchina non è più in bilico.
La svolta che non c’è stata invece è quella degli infortuni. Trentasette fino a questo momento, 25 quelli muscolari. Prima del fischio d’inizio è Perotti ad alzare bandiera bianca, durante la partita anche Juan Jesus. Per fare in modo che Di Francesco riesca a battere anche l’ultimo tabù, quello di riuscire a fare più punti nel girone di ritorno rispetto a quello di andata, servirà anche una svolta dall’infermeria. E magari anche la giovinezza di Riccardi, prima partita ufficiale tra i grandi e perno della Primavera di De Rossi.
Diciannove partite di campionato, certamente altre due di Champions League e dopo la vittoria contro la Virtus Entella per quattro a zero (in gol anche Marcano) anche la sfida alla Fiorentina nei quarti di finale di Coppa Italia, la competizione a cui Di Francesco e i tifosi tengono particolarmente.