Roma, Di Francesco: “Il Napoli ha il più bel gioco d’Italia, ma domani vince chi ha la miglior difesa”
La Roma riceve il Napoli capolista all’Olimpico. I giallorossi dovranno fare a meno di Stephan El Shaarawy, ma fino alla sosta è parsa una squadra decisamente in forma. Eusebio Di Francesco ha presentato la partita di domani in conferenza stampa: “Al di là di tutto sarà una partita importante, può rendere una delle due squadre più convincente di ciò che può fare in campionato. Io e Sarri? E’ chiaro che con giocatori di qualità maggiori si può vedere meglio il lavoro di entrambi. Sarri sta facendo qualcosa di eccellente, gli interpreti sono bravissimi e lui è cresciuto molto”. Dal duello fra gli allenatori a quello fra i due attaccanti: “Sono due profili diversi. Mertens è diventato centravanti, per necessità e bravura dell’allenatore che ha saputo farlo maturare in questo nuovo ruolo. E’ una punta atipica, non dà punti di riferimento, bravissimo nell’uno contro uno. Dzeko invece ha una grande presenza in area, sa muoversi tra le linee e nonostante la stazza ha grande tecnica. Potrebbero giocare insieme, domani mi auguro prevalga il più alto dei due”.
La conferenza è un’ottima occasione per fare il punto sugli infortunati: “Né Schick né Strootman saranno convocati, valuteremo Kevin se riusciamo a recuperarlo per la partita col Chelsea. Per Schick, basta domande: non bisogna aver fretta. Tutto questo dà pressioni al ragazzo. Lo convocherò soltanto quando lo riterrò in grado di giocare uno spezzone di gara. Con El Shaarawy sicuramente c’è stato qualcosa di sbagliato in Nazionale: non ha giocato la prima partita ed è stato impiegato nella seconda. Speriamo che in virtù dei buoni rapporti con l’Italia non accadono più cose del genere, comunque adesso penseremo soltanto a recuperarlo quanto prima, è inutile starne troppo a discutere. Di certo ci vorrà maggiore attenzione. Karsdorp sarà convocato, ma per lui vale lo stesso discorso fatto per Schick, lui ha fatto soltanto tre sedute di allenamento tecnico con me”.
“Chi uscirà sconfitto uscirà relativamente penalizzato perché mancheranno poi altre 30 partite. Domani chi saprà tenere meglio la fase difensiva porterà a casa il risultato, e noi dobbiamo provare a fare questo meglio del Napoli. Dal punto di vista estetico, ha il miglior gioco della Serie A senza dubbio. Alla lunga il bel gioco può pagare ma non è sinonimo di risultati. Alla Juve spesso la differenza la fa la mentalità e per quanto il Napoli possa essere tra le favorite per la vittoria del campionato, restano sempre i bianconeri la squadra da battere” ha proseguito Di Francesco. Allegri ha detto che gli scudetti si vincono con la difesa e l’allenatore giallorosso è d’accordo: “In generale, mi trovo con lui. La miglior difesa non nasce solo con quattro difensori. Se qualcuno andrà a pressare Jorginho sarà per far difendere meglio gli altri. La mia analisi della partita di domani si riferisce proprio all’importanza della fase difensiva, che può essere anche eseguita nella metà campo avversaria. Radja può giocare in qualsiasi ruolo, da mezzala sta andando benissimo. E’ importante fare valutazioni sulla squadra che si affronta, specialmente in una squadra come questa che si muove tanto. Dovrò valutare le condizioni di Fazio, in base a questo deciderò, ricordandoci che non c’è soltanto il Napoli da affrontare nei prossimi giorni”.
Se la Roma vincesse, aumenterebbero le sue quotazioni per la vittoria dello scudetto. “Il fatto di ambire e migliorarsi deve essere un piacere. La cosa più importante è credere in se stessi e lavorare con umiltà. A questa domanda (se sono o meno da scudetto, ndr) preferirei rispondere domani, se vinciamo. I giocatori sono rimasti quasi tutti, è cambiato l’allenatore. La squadra è stata assemblata in un momento in cui le partite impegnative non mancavano. La Roma mi sta dando grandi risposte, l’unica partita persa in stagione non meritavamo nemmeno di perderla”. Nonostante il blasone della gara, non ci sarà una forte affluenza di pubblico: “E’ un problema generale dell’Italia, dovremmo migliorare gli stadi e l’accessibilità e tutte le altre cose che dovrebbero invogliare a portare le famiglie allo stadio. Dovremmo guardare agli altri paesi e rubare qualcosa, mettendolo in atto. Mi dispiace che non ci sia una grande affluenza ma non penso che il problema sia della piazza ma del sistema in generale”.