Roma, un murales per De Rossi. E un tifoso della Lazio: “Erede di Di Bartolomei”
Daniele De Rossi protagonista di giornata. Solo per la Roma? No, perché il racconto non riguarda soltanto i tifosi giallorossi, ma anche quelli della Lazio. Procediamo con ordine. Nella notte, a Ostia, è stato realizzato per lui un murales. "Vanto di Ostia, simbolo di Roma", recita la didascalia: un modo per celebrare il capitano giallorosso che a Ostia è cresciuto e da lì è cominciata la sua carriera da calciatore. Un riconoscimento bellissimo, che conferma quanto sia stretto il suo legame con il tifo della Roma, della cui squadra è un simbolo.
E la Lazio? Il racconto è affascinante. In un negozio, la figlia di un tifoso laziale vede il giocatore della Roma. Vorrebbe fare una foto con lui, il padre gliela chiede ma un commesso lo impedisce. De Rossi quindi richiama il genitore deluso, si scusa per l'episodio, e si ferma per uno scatto con la figlia emozionata. "È il degno erede di Di Bartolomei", dice. Ecco il suo racconto:
Chi mi conosce sa quanto io sia laziale e sa che la mia famiglia è equamente divisa: io e mio figlio grandi laziali mia moglie e mia figlia grandi romaniste. Scrivo questo post perché ho una piccola storia che credo valga la pena raccontare. Io, mia moglie e mia figlia sabato 4 maggio eravamo in giro in centro a Roma. Sbirciando tra le vetrine dei negozi, mia moglie intravede un tizio intento a vedere dei vestiti all’ interno di una boutique: "Cavolo, ma quello è Daniele De Rossi“. La mia piccola va in visibilio, ma la sua timidezza la blocca, mi faccio coraggio ed entro nel negozio, ma vengo cacciato in malo modo dal commesso. Non mi scoraggio, faccio passare ancora qualche minuto e provo di nuovo a rientrare, il cafone del negozio prova a rimettermi alla porta mettendomi anche le mani addosso, ma alla fine è stato proprio il capitano della Roma a chiamarmi e permettere a mia figlia di conservare questa bella foto e un grande ricordo nel suo cuore. Mia figlia ha toccato il cielo con un dito e il campione del Mondo si è quasi scusato con me perché era poco presentabile, facendo imbarazzare anche il commesso cafone che ha provato due volte a cacciarci via. Chi mi conosce sa che non amo La Roma, ma sa anche che sono una persona di sani principi, per questo credo che valga la pena, nel mio piccolo, fare in modo che più persone possibili conoscano questa piccola bella storia, soprattutto perché De Rossi, al contrario di chi lo ha preceduto, è un capitano della Roma che ha dimostrato sempre rispetto per noi tifosi laziali. Questa è una piccola bella storia, in un calcio di miliardari privo, ormai, di qualsiasi valore. Perciò onore a te Daniele De Rossi, signore vero e degno successore dell’ultimo grande capitano dei miei più acerrimi rivali sportivi, il grande Agostino Di Bartolomei, con il quale condividi anche il ruolo in campo. Grazie, anche a nome di mia figlia.