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Roma, De Rossi: “Essere una bandiera è una responsabilità che ti porti addosso”

Quattro punti nelle prime tre gare di
campionato per la Roma, che contro il Chievo vuole riscattare la
sconfitta di San Siro contro il Milan. Dell’inizio di stagione dei
giallorossi ne ha parlato anche Daniele De Rossi, in una lunga
intervista a Il Romanista: “Troppi calciatori nuovi? Sono
tanti, ma si integrano bene. Questo è un gruppo sano, aiuta i
giocatori nuovi.
Fosse per me terrei sempre tutti i compagni di
squadra, anche perché mi affeziono e quando un compagno va via mi
dispiace. Poi ci sono idee dell’allenatore, del presidente, del
direttore e bisogna mettere tutto insieme. Io queste cose non le
posso sapere, forse neanche le devo sapere. Ma so che il gruppo c’è,
che questi arrivati sono forti, che la squadra è forte. Olsen
insicuro? Non è vero, lo vedo un portiere che fa il suo. Mi ricorda
Strootman quando è arrivato, ci tiene a parlare italiano”.

Sul suo ruolo di bandiera: “È una
responsabilità
enorme che ti porti sempre addosso, non hai scelta. Quando in passato
ho avuto offerte o quando stavamo sull’orlo del fallimento o quando
le cose non andavano, quando ti chiama semplicemente qualcuno non sei
tu che rispondi, perché tu, io sono della Roma nel senso di
proprietà della Roma, “dei” tifosi della Roma. Io Daniele
De Rossi sono di proprietà dei tifosi della Roma
”.

Su Il Romanista l’intervista integrale al capitano della Roma.