Roma, Cristante: “Arabia? Se mi offrissero di andarci rifiuterei”
Il centrocampista giallorosso ha rilasciato un’intervista per Il Messaggero: le sue dichiarazioni
Dopo aver concluso la Serie A 2022-23 al 6° posto in classifica, la Roma di José Mourinho è attualmente in Algarve, in Portogallo, dove si sta preparando in vista della nuova stagione. Il mediano giallorosso Bryan Cristante ha rilasciato un’intervista per Il Messaggero: queste le sue parole.
Roma, l’intervista di Cristante
Il classe 1995 ha toccato diversi temi, a partire dal suo ruolo di leader della squadra: “Lo trovo normale, è una questione di età, di esperienza. Oggi posso prendermi responsabilità diverse, conosco meglio Roma, sento il dovere di aiutare i più giovani e infondere una certa mentalità che è stata trasmessa a me”.
Prima di arrivare nella capitale nel 2018, Cristante trascorse una stagione e mezzo all’Atalanta: “A Bergamo trovai un ambiente serio, fu una fortuna trovarsi lì. Basi solide, una presidenza italiana, a gestione familiare. Gasperini, poi, sapeva come valorizzare i giovani. Insomma, un’isola felice, dove è stato più facile crescere”.
Indossare la maglia della Roma, a detta del centrocampista italo-canadese, lascia una sensazione speciale: “C’è un’atmosfera particolare, come se vivessi perennemente di calcio”. Così come essere allenati da Mourinho: “Sa tutto prima degli altri. Ha la visione giusta delle situazioni, sa sempre cosa fare e come comportarsi. È un grande“.
Cristante si è quindi espresso in merito ai trasferimenti in Arabia Saudita, sempre più frequenti in questa finestra di calciomercato: “Adesso il calcio arabo non è paragonabile al nostro. Bisogna vedere come si evolve o se resta una questione legata solo a quest’estate. Oggi, se mi offrissero di andarci, rifiuterei. Voglio competere qui. Più avanti chissà, è tutto da verificare”.
Il ventottenne centrocampista ha parlato anche dei suoi nuovi compagni di squadra: “Un aggettivo per ognuno? Aouar tecnico, Kristensen potente, Ndicka grande forza e un bel sinistro”.
Infine, pochi dubbi sul futuro: “Resterò a Roma finché mi tengono, il clima e la città sono fantastici. Ora dobbiamo solo ricaricarci e provare a vincere qualcosa. Con la Champions come obiettivo principale”.