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Roberto Carlos: “Voglio diventare l’allenatore del Brasile. Neymar sarà presto il più forte di tutti”

Uno dei terzini più forti di sempre, galactico per antonomasia e leggenda del Brasile. Dopo aver cavalcato per vent’anni palla al piede la fascia sinistra del campo, Roberto Carlos oggi siede sulla panchina del Delhi Dynamos, squadra della Super League Indiana. Ai microfoni di Fifa.com, l’ex terzino del Real Madrid ha rilasciato un’intervista parlando di più temi: dalla Coppa del Mondo al Real, passando per Neymar:

“La coppa del mondo? I ricordi più belli sono legati all’edizione del 2002. Era il momento culminante della mia carriera e per il Brasile è stato davvero un momento magico. Ho in casa una foto di me con il trofeo, sembra che io stia stringendo in mano un bambino. È molto bella. Per i prossimi mondiali in Qatar sono molto speranzoso. Si stanno realizzando delle strutture spettacolari ed inoltre tutte molto vicine: potrebbe essere l’edizione migliore della storia”.

“Qualcuno che batte le punizioni come me? Ammiro molto Cristiano Ronaldo – ammette Roberto Carlos – Nessuno colpisce la palla come lui. Io usavo l’esterno o il collo del piede, Cristiano invece colpisce il pallone con la parte anteriore. Non ce ne sono molti buoni in circolazione. A Delhi ho lavorato molto con i miei giocatori per farli migliorare, ma hanno trovato difficoltà. In pochi hanno la qualità necessaria”. Poi, una riflessione sul futuro: “Sto facendo un buon lavoro nel Delhi e sono sicuro che molti altri club mi vorrebbero come allenatore. Ho un approccio lavorativo moderno, prendo un sacco di appunti, guardo molte sessioni di allenamento e seguo i campionati di tutto il mondo. Sto prendendo le cose con calma però. Il mio obiettivo è di diventare l’allenatore del Brasile un giorno, ma per arrivarci ho bisogno di fare una buona carriera con i club. Gli allenatori che sento più vicini al mio modo di lavorare sono Hiddink e Del Bosque, anche se io non mi ritengo un “professore”, sono di più un allenatore informale”.

Chiusura, infine, su Neymar e Zidane, ex compagno e nuovo allenatore del Real Madrid: “Penso che Neymar stia venendo fuori molto velocemente, è già diventato il terzo miglior giocatore del mondo. Non credo che non passerà molto tempo prima che diventi il migliore di tutti. Basta pensare che quando Messi è dovuto stare fuori per infortunio, Neymar si è preso la responsabilità di guidare il Barcellona ed ha giocato superbamente sia lui che la squadra. Zidane? L’esperienza raccolto a Castilla è stata importante, ma allenare la prima squadra è una cosa completamente diversa. Ha iniziato molto bene, grazie anche ad alcune persone molto intelligenti che lo circondano. Nella sua carriera ha sempre vinto grazie alla sua mentalità ed ora infatti il Real Madrid è tornato ad essere una squadra felice. Tutto quello che posso fare è augurargli buona fortuna”.