Robben osanna Guardiola: “Con lui il miglior periodo della mia carriera”
Robben torna a parlare del periodo in cui è stato allenato da Guardiola: “Allenatore speciale”
Arjen Robben, alle prese con un infortunio da novembre, ha ricordato il suo passato, le glorie, i gol e le vittorie con la maglia del Bayern Monaco. Il numero 10 olandese ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera, citando un allenatore in particolare che lo ha letteralmente stregato per il modo di intendere in calcio. Si tratta di Pep Guardiola, non certo un allenatore qualsiasi.
“Quando ho cominciato con Pep Guardiola, che secondo me è il miglior allenatore di questo momento – ha detto Robben -, avevo 29 anni, un’età in cui normalmente non pensi di poter migliorare. Ma credo che lui mi abbia migliorato come calciatore, mi ha fatto fare piccoli passi avanti e ha sistemato tante piccole cose. Il che è interessante. È un allenatore molto speciale per quel che riguarda la tattica e il modo in cui migliora la tua metodologia di gioco. Ama il calcio. Ma gli piace tenere il pallone, non inseguirlo per il campo. Ed è assolutamente affascinante come viva il calcio 24 ore su 24. Ripeto, è sempre complicato stabilire quale sia la propria stagione migliore, ma Guardiola mi ha davvero incantato”.
Per un allenatore elogiato e osannato, ce n’è un altro che si porta a casa solo qualche complimento di circostanza dall’esterno olandese: “Mourinho mi piace, ma Guardiola è meglio”.
Chiodo fisso, passione irrefrenabile dunque, quella di Robben per l’allenatore catalano, che emana una luce capace di offuscare ricordi memorabili come la finale di un Mondiale nel 2010 contro la Spagna: “Se mi guardo indietro e mi chiedono ‘È stato il tuo miglior periodo quello con Guardiola alla guida del Bayern? Io rispondo che credo di sì. È sempre difficile scegliere il momento migliore della propria carriera, perchè di solito va di pari passo con i titoli che vinci. Se alzi un trofeo, vinci la Champions League, arrivi alla finale di Coppa del Mondo è normale che anche gli altri ti notino di più. Ma a volte non è così. Per esempio credo che l’anno dopo il mondiale, con Pep, sia stata la mia stagione migliore. Ma non abbiamo vinto la Champions e non c’è stato un torneo internazionale”.