Riva: “Italia? Serviranno cuore, coraggio e gambe, ma al mondiale andiamo noi”
Italia-Svezia, è il giorno della verità: San Siro sarà un catino traboccante di passione. I tifosi azzurri chiedono due gol ai ragazzi di Gian Piero Ventura per sognare le “notti magiche” del mondiale in Russia. Chi riuscì, nel 1972, a segnare due reti alla Svezia è Gigi Riva, intervistato da La Gazzetta dello Sport: “Giocavamo di pomeriggio, c’era un gran pubblico e io segnai quasi subito di sinistro, raccogliendo un cross da destra di Mazzola. Poi alla fine del primo tempo raddoppiò il mio amico Boninsegna di testa e nella ripresa, su un altro cross da destra, di Rivera però, feci il terzo gol ancora di sinistro a pochi minuti dalla fin. Rigurdare i miei gol su youtube? Mi dà fastidio rivederli, perché penso a quei tempi e capisco che il tempo passa in fretta. Tanto li ricordo quasi tutti”.
L’Italia andrà ai mondiali… “Non voglio nemmeno pensare all’eliminazione. In fondo gli svedesi sono bravi, ma non sono fenomeni e quindi niente scherzi, al Mondiale ci andiamo noi. Servono cuore e coraggio, ma soprattutto gambe perché il calcio deglisvedesi è sempre stato atletico. Erede? Non posso dare giudizi precisi, perché soffro troppo a vedere le partite, sia del Cagliari, sia della Nazionale, le squadre della mia vita. E allora, siccome non le vedo, prima mi faccio dire il risultato e poi, se è andata bene, guardo i gol con calma nelle sintesi televisive. E sottolineo i gol perché stavolta ne voglio vedere almeno due dell’Italia. Non importa chi li segna, l’importante è andare in Russia. E allora forza ragazzi, sono lontano ma è come se fossi lì con voi”. L’intervista integrale sulle pagine de La Gazzetta dello Sport.