Riecco il Leone: Llorente, doppietta al Liverpool e un regalo a Conte, aspettando il mercato
In tanti avevano visto nel suo trasferimento in Galles, allo Swansea, come un passo indietro. “E’ al tramonto” mormorava qualcuno a voce nemmeno troppo bassa. A Siviglia una sola stagione con 7 gol in 36 presenze. Non proprio il massimo per uno che del gol ha un bisogno matto. Fernando Llorente aveva lasciato l’Andalusia con tante incognite da affrontare: nuovo campionato, modo diverso di giocare, di intendere il calcio, nuove motivazioni da trovare. Anche se, probabilmente, quelle non gli sono mai mancate. Tutti o quasi avevano smesso di guardarlo come un grande attaccante e avevano iniziato a considerarlo come uno qualsiasi. Tranne lui, Antonio Conte. Lui, in quel ragazzo dagli occhi di ghiaccio e con quella fame di chi mantiene lo stesso fiuto di sempre, ha creduto fin dal principio.
O meglio, da quando lo volle alla Juventus nel 2013, nonostante una condizione fisica non ottimale. Gli aveva dato il tempo di recuperare, e lo aveva ben presto reso uno dei centravanti più efficaci d’Europa. Che poi, si sa, i numeri, per quanto possano essere freddi e privi di sentimento, non mentono mai: 18 gol in 45 presenze. Sedici reti in Serie A, di cui sette di testa: miglior realizzatore di testa in Europa con Mandzukic (toh, proprio lui…) e Kiessling. Supercoppa Italiana prima, Scudetto poi. Il “Re Leone” nel cuore dei tifosi bianconeri. L’addio di Conte probabilmente ha segnato l’inizio della fine della sua esperienza alla Juventus. L’esplosione di Morata ha fatto il resto.
Quel Llorente oggi è tornato sul palcoscenico. Uno dei più belli, uno dei più affascinanti. Anfield Road. Non uno stadio qualunque. Liverpool-Swansea, chi avrebbe scommesso un penny sui cigni bianchi del Galles? Ultimi in classifica, peggior difesa della Premier League, tre sconfitte nelle ultime quattro partite, già tre manager cambiati quest’anno (Guidolin, Bradley e Clement). Ad Anfield, poi, lo Swansea non aveva mai vinto nella sua storia. Klopp e i suoi lanciati a rincorrere il Chelsea di Antonio Conte (guarda caso), davanti alla tv con telecomando e sguardo attento. Un Liverpool imbattuto quest’anno ad Anfield, con 11 vittorie e sei pareggi, e miglior attacco del campionato. Insomma, tutto apparecchiato per tre punti facili facili. E invece no. La Kop ha dovuto fare i conti con un Llorente praticamente perfetto. Nel 3-2 dello Swansea nella casa dei Reds ci ha messo la firma due volte (la terza in Premier in questa stagione, la prima in trasferta): prima in mischia, poi di testa, portando sul 2-0 momentaneo la squadra. Attaccante vero.
E allora sì, possiamo dirlo: Antonio Conte ci ha visto giusto ancora una volta. Perché, se è vero che in questo gennaio di mercato l’ex ct dell’Italia sarebbe pronto a portarlo al Chelsea sacrificando il fin qui deludente Batshuayi, non può essere un caso. Un sorriso, al manager del Chelsea, sarà sicuramente scappato: se domani dovesse battere l’Hull City a Stamford Bridge, andrebbe a +10 sul Liverpool. Resta da vedere cosa faranno le altre, con il Tottenham oggi all’Etihad contro il Manchester City di Guardiola, quindi Arsenal e Manchester United a tentare di mantenere il passo. Oggi potrebbe essere una giornata decisiva per la lotta al titolo. E lui, Fernando Llorente, potrebbe aver giocato un ruolo determinante. Chissà se ritroverà Antonio Conte. Di certo, come ai tempi della Juventus, un bel sorriso gliel’ha regalato anche oggi.