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Fedez, i Punchers e Kaká. A tutto Nava, primo pick del draft di Kings League Italia

La nostra intervista a Riccardo Nava, primo pick assoluto del draft di Kings League Italia

La rivoluzione del calcio sta per cominciare: la Kings League Italia è sempre più vicina. Un torneo di calcio a 7, YouTuber, streamer e influencer di ogni tipo come presidenti di 12 squadre. Regole innovative e piattaforme d’eccezione. Insomma, un nuovo modo di concepire il gioco del pallone, con carte speciali e bonus stravaganti utili a rendere ogni partita imprevedibile ed emozionante. 

 

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Ma come sono composte queste 12 squadre? In attesa delle cosiddette “Wild card”, ogni team ha potuto attingere da un bacino di oltre 150 atleti visionati durante dei provini. Poi, secondo un ordine estratto a sorte, si è proceduto “a serpentina” fino alla scelta del 120° giocatore. Noi di Gianlucadimarzio.com, però, abbiamo intervistato Riccardo Nava, classe 2004 cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, chiamato come prima scelta in assoluto dai Punchers FC. “Non mi aspettavo assolutamente di essere la prima scelta” sono state le sue prime dichiarazioni ai nostri microfoni.

“Vi racconto i retroscena del draft di Kings League”

Appena 20enne, per Riccardo quello della Kings League è un mondo completamente nuovo. “Avevo parlato con altri presidenti come i Black Lotus e gli Underdogs, non lo nascondo. Però si discuteva dei primi due pick, mentre con i Punchers non avevo avuto contatti, mi avevano solo messo un like alle storie e mi era arrivato un messaggio dal direttore sportivo. Un “siamo pronti” che però non mi ha portato ad aspettarmi di essere il primo in assoluto”. 

 

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Prima del draft, lo step sono stati i provini, ovvero esercizi con e senza il pallone per testare velocità, resistenza, forma atletica, abilità in possesso e molto altro. “Secondo me sono andati molto bene – ha commentato il classe 20004-, tanto che già in quell’occasione ho avuto i primi dialoghi e le prime battute ad esempio con un membro dei Boomers di Fedez ma non solo”. 

A fare il suo nome al draft tenutosi a Torino, però, non è stato il noto rapper e influencer milanese, bensì Pierino e Gnabri, presidenti dei Punchers. “Non seguo molto il mondo dello streaming, però sugli altri social mi sono capitati almeno una volta tutti quanti e così è stato anche per i Pirlas V – coppia di YouTuber bolognesi suoi presidenti e famosi per challenge calcistiche come “Il Pallone d’Oro di YouTube” –. In generale non seguo assiduamente nessuno, però penso che chiunque conosca Fedez. 

“Ho giocato con Carboni e contro Nico Paz. Ora devo scegliere” 

La nostra chiacchierata con il primo pick del draft di Kings League Italia, poi, prosegue andando a ripercorrere un po’ il suo percorso calcistico. Ancora molto giovane, infatti, Riccardo ha già avuto modo di vivere diverse società professionistiche, seppur a livello giovanile. Il primo passo è stato a Renate: “Credo sia stato uno dei migliori periodi della mia carriera, dopo quell’anno mi hanno chiamato a fare provini tantissime squadre d’Italia: Atalanta, Empoli e non solo”.  

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La scelta finale, però, è ricaduta sull’Inter, realtà che Nava ha vissuto dal 2018 al 2022. “È stata una bellissima esperienza, durante la quale ho conosciuto tantissimi giocatori che adesso stanno giocando in Serie A o B come Pio Esposito o Valentín Carboni. Ma se devo scegliere un giocatore a cui auguro veramente di arrivare dove merita è Dennis Curatolo, adesso alla Pro Patria in Serie C”. 

Del mondo Inter mi porto dietro tante belle esperienze, come quella in Qatar per un torneo internazionale. In quell’occasione siamo arrivati secondi giocando contro il PSG di Zaire-Emery, Ismaël Gharbi e Naoh Lemina. In finale però abbiamo perso contro il Real Madrid di Nico Paz, che ci ha rifilato una manita. Bello viaggiare all’estero ma anche le trasferte a livello nazionale”. 

 

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Il presente, però, è più incerto che mai, proprio a testimonianza di come la Kings League possa essere una valida alternativa per i giovani calciatori. “Chiasso? Mi hanno accolto molto bene, ma adesso non so cosa succederà. Con l’arrivo della Kings mi hanno dato un ultimatum. Ora siamo nuovamente in contatto e stiamo discutendo ma è più probabile che non mi tengano. Loro vogliono o il Chiasso o la Kings League. È molto incerto”. 

“Kaká il mio idolo, sogno di giocare all’Allianz Stadium”

Tornando alla Kings League, poi, le squadre sono ancora ben lontane dall’essere al completo: mancano ancora le Wild Card che potrebbero essere ex calciatori professionisti, personaggi famosi o giocatori in attività di Serie D ed Eccellenza. “Non conosco chi giocherà con me, ci svela Nava. Però posso dirti un giocatore con cui vorrei giocare, ed è il mio idolo da sempre: Ricardo Kaká. Altrimenti anche Thiago Silva, che è uno dei miei punti di riferimento essendo io difensore e milanista. Del calcio italiano di adesso invece mi piace Scalvini”. 

Fondamentale in questo mondo molto social, avere una propria riconoscibilità e un proprio personaggio, come quello costruito su Michele Trombetta durante il Mondiale in Messico. E quindi anche le esultanze diventano parte integrante del gioco. “Ne ho una in mente ma non la voglio dire perché sono un po’ scaramantico. Chi vince? Spero la mia squadra. Darò il massimo, non ho esperienze nel calcio a 7 ma posso giocare a 2 o a 3 in difesa”.  

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Un’ultima battuta prima di salutare Riccardo Nava, infine, riguarda la competizione che andrà ad anticipare e in qualche modo introdurre la Kings League Italia ovvero la Kings World Cup Nations, che prenderà il via l’1 gennaio 2025 e che in 12 giorni vedrà sfidarsi i 16 Paesi partecipanti. La finale sarà in una cornice di assoluta rilevanza: “Sogno di giocare all’Allianz Stadium per la finale. Mi piacerebbe molto calcare un campo di Serie A, sarebbe un’emozione fortissima e quindi spero di partecipare al Mondiale e di arrivare in finale”. 

Calcio “vero” o Kings League? E poi ancora Kaká, la scaramanzia, i PirlasV, Fedez e quella maledetta partita contro Nico Paz. Il primo pick in assoluto dell’edizione italiana, Riccardo Nava, è pronto a scendere in campo e a dare il meglio di sé. Poi, tempo al tempo.