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Retrocedere due volte in un giorno? Si può: la strana storia di Lewis Kinsella

La retrocessione? “Shhhh, non pronunciare quella parola!”, gridano i calciatori in massa. Eh sì, il tanto temuto “scendere di categoria” è spesso il peggior incubo per ogni giocatore di calcio: uno spettro, un’onta indelebile per una carriera anzi, uno dei punti più passi raggiungibili. Parola d’ordine: evitarla a tutti i costi. Ma provate a chiedere a Lewis Kinsella… Lewis chi? Kinsella, giocatore ventunenne di proprietà dell’Aston Villa, in prestito al Kidderminster, che ieri è riuscito nell’impresa di retrocedere non una, ma ben due volte!

Ma come può essere stato possibile? Non è uno scherzo anzi, magari per lui che lo fosse… Invece è tutto vero: infatti, mentre l’Aston Villa, squadra detentrice del suo cartellino, dopo 28 anni retrocedeva matematicamente a causa  della sconfitta contro il Manchester Utd, anche lo stesso Kidderminster, dove gioca attualmente e militante in Conference, in seguito al pareggio per 0-0 contro il Barrow ha dovuto dire addio alla categoria. Proprio così, due retrocessioni in 24 ore: giornata completamente da dimenticare per il povero Kinsella.

Fortunatamente, il ragazzo è dotato di senso dell’umorismo e, non appena appresa la situazione, ecco il più classico dei cinguettii su Twitter: “Due retrocessioni in un giorno”, con tanto di emoji rappresentante il muso della scimmietta con le mani sugli occhi, quasi a voler dire “rido per non piangere”, che sembrerebbe proprio l’espressione più azzeccata dopo una giornata del genere. Anche perché, tutto sommato, sarà davvero dura replicare una stagione così disastrosa… Kinsella se la ride: far peggio di così sarà davvero impossibile e difficilmente lo spettro di una (sola) retrocessione potrà fargli nuovamente paura.

 

Alberto Trovamala