Regolamentiamo – Tutte le novità regolamentari a Uefa Euro 2016
Redazione 6 Giugno 2016Collina ha confermato che l’IFAB ha deciso di effettuare, per la tripla sanzione, una sperimentazione di due anni per testare alcune proposte che, lasciando inalterati gli aspetti sostanziali della regola in vigore, inserisce delle variabili in presenza di alcune situazioni che si è ritenuto di valutare in modo diverso rispetto al passato. Se il portiere o un difensore in area di rigore correttamente e onestamente prova a contendere il pallone all’avversario senza riuscirsi, commettendo un fallo sarà punito con il calcio di rigore, ma non sarà automaticamente espulso bensì ammonito. Per tutti gli altri casi di gioco violento, tirando o spingendo un avversario non in possesso del pallone, l’arbitro concederà il calcio di rigore ed espellerà il responsabile, come per la versione in vigore.
Altra novità riguarda il fallo di mano. Il fallo di mano nelle situazioni codificate comportava l’ammonizione e il calcio di punizione. Non sarà più così perché sarà punito anche con l’ammonizione se interrompe un’azione efficace e sparirà definitivamente il termine di volontarietà che sarà, vedremo poi la versione definitiva dopo la circolare esplicativa, sostituito dalla posizione della mano/braccio non naturale.
Novità anche per la “norma” del vantaggio. Attualmente, in caso di fallo da espulsione, l’arbitro deve sempre fischiare e interrompere il gioco per sanzionare tecnicamente (calcio di punizione o rigore) e disciplinarmente (espulsione) il responsabile. Questo potrebbe impedire alla squadra che ha subito il fallo di concretizzare un vantaggio molto importante (tipo un’azione in prossimità dell’area di rigore o in campo aperto). Dal 1 giugno all’arbitro sarà richiesto di far proseguire l’azione ed esibire il cartellino “rosso” soltanto dopo, quando il gioco si ferma (gol, palla fuori) oppure il gioco prosegue, nel qual caso l’arbitro avrà la possibilità di fermarlo quando il giocatore da espellere è coinvolto nella ripartenza.
Molta importanza è stata data anche ai soccorsi da prestare in campo ai calciatori infortunati. Allo stato chi subisce un fallo da “giallo” (o “rosso”) deve lasciare il terreno di gioco per farsi soccorrere, lasciando la squadra in 10 uomini. Questa soluzione era un paradosso che aiutava chi commette fallo e andava contro un chiaro principio di fair play. Il prossimo anno, se le cure mediche non saranno superiori a un intervallo di 40/60 secondi (1 minuto), l’infortunato non dovrà più lasciare il terreno di gioco
Falli da fuori il terreno di gioco. Se un giocatore tenta di rallentare o impedire il rientro dell’avversario sul terreno, con pallone in gioco, dopo che sono terminati gli effetti della giocata, oltre all’ammonizione non ci sarà la ripresa di gioco per rimessa da parte dell’arbitro, ma sarà battuto un calcio di punizione (o rigore, se in area). Lo stesso discorso vale per gli occupanti la panchina che entrano senza l’autorizzazione dell’arbitro o dei suoi collaboratori.
Punizione sul fuorigioco di rientro. Allo stato il pallone per battere la punizione è collocato nel punto si trova il calciatore in posizione di fuorigioco, tranne il caso di fuorigioco di rientro con l’attaccante che torna nella sua metà campo (caso in cui è battuta nella metà campo avversaria); il prossimo anno sarà battuta sempre nella zona dove gioca o interferisce con il gioco.
La formulazione attuale della regola 8 recita che nel calcio di inizio o ripresa del gioco dopo la segnatura di una rete il pallone è in gioco quando viene calciato e si muove in avanti. Con la nuova scrittura della regola il pallone può essere calciato in qualsiasi direzione.