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Regolamentiamo – Le modifiche alle regole per la stagione 2016/17: le spiegazioni ufficiali dell’AIA – parte 3

Continuiamo nel percorso che porta a conoscenza delle spiegazioni ufficiali che l’Associazione Italiana Arbitri, attraverso la circolare n° 1/2016, ha fornito ai suoi associati per prepararli ad affrontare con la massimo chiarezza la nuova stagione sportiva. I cambiamenti sono entrati in vigore dal 1 giugno 2016 e che sono stati già applicati in Coppa America Centenario e Euro 2016, che si sono svolte nel mesi di giugno e luglio. Oggi spiegheremo le novità relative alle regole 7, 8, 9 e 10.

Regola 7 – La durata della gara

Sono state aggiunte, come cause frequenti di recupero, le interruzioni per dissetarsi approvate in modo da renderle valide nelle Regole.

Regola 8 – L’inizio e la ripresa di gioco

Risultava illogico (in particolare per i “non-arbitri”) che la Regola sulle riprese di gioco includesse solo il calcio d’inizio e la rimessa dell’arbitro, così sono stati aggiunti riferimenti alle altre riprese.

Si chiarisce che la ripresa non viene modificata per un episodio avvenuto quando il pallone non è in gioco, per esempio una trattenuta prima di un calcio d’angolo, una condotta violenta commessa dopo l’assegnazione di un calcio di punizione, ecc.

Non richiedere che il pallone si debba muovere in avanti su calcio d’inizio comporterà che un attaccante non avrà più bisogno di stare nella metà del terreno di gioco avversaria (che non è permesso) per ricevere il pallone. Come per le altre Regole, il pallone dovrà muoversi chiaramente, per mettere fine alla pratica di un calciatore che sfiora il pallone e, poi, in modo antisportivo fa finta che la ripresa di gioco non sia stata eseguita.

Formulare chiaramente, in questo punto, dove l’arbitro lascia cadere il pallone in una sua rimessa consente di rimuovere l’enunciato le numerose volte in cui appare nelle varie Regole.

Si chiarisce che in una rimessa degli arbitri possono contendersi il pallone quanti giocatori lo desiderano e gli arbitri non devono decidere chi può prendervi parte né determinare l’esito di una propria rimessa .

Se, in una rimessa da parte dell’arbitro,  il pallone entra in porta “senza essere stato toccato da almeno due calciatori”, il gioco verrà ripreso con un calcio di rinvio, nel caso venga calciato nella porta avversaria e con un calcio d’angolo se viene calciato nella propria porta. Ciò rende più chiara e coerente la formulazione con le altre Regole.

Regola 9 – Pallone in gioco e non in gioco

La modifica conferma che il pallone resta in gioco se rimbalza su un ufficiale di gara che si trova appena fuori del terreno di gioco (assistente, arbitro addizionale) e non oltrepassa interamente la linea.

Regola 10 – L’esito di una gara (nuovo titolo)

Nella nuova formulazione della regola sono ora inclusi i tiri di rigore, reti segnate in trasferta, ecc.

Gli arbitri trovano difficoltà nel decidere quale porta utilizzare quando sono presenti sostenitori di casa dietro una porta e ospiti dietro l’altra. Salvo considerazioni essenziali (sicurezza, condizioni del terreno di gioco, ecc.) il metodo più corretto è quello di effettuare un sorteggio.

Si stabilisce che un calciatore che, in modo legittimo, è temporaneamente fuori del terreno di gioco (perché infortunato, per cambiare l’equipaggiamento, ecc.) può prendere parte ai tiri, così come un calciatore di riserva che sostituisca un portiere.

Si spiega che i nomi e/o l’ordine di coloro che eseguono i tiri non devono essere forniti all’arbitro (alcuni arbitri chiedono erroneamente i nomi e non consentono che l’ordine venga cambiato.

Questo applica il principio del “fair play” all’inizio dei tiri di rigore e, cioè, che una squadra non possa beneficiare dall’avere un minor numero di calciatori rispetto ai propri avversari in quanto ciò potrebbe comportare che il loro miglior “tiratore” esegua un secondo tiro contro l’ultimo/il peggiore “tiratore” degli avversari.

Si stabilisce che un portiere può essere sostituito in qualsiasi momento da un calciatore di riserva (o da un calciatore escluso per eguagliare il numero con gli avversari), ma non potrà più eseguire alcun tiro.

Si chiarisce quando un arbitro deve decidere che un tiro di rigore è completato cioè quando il pallone cessa di muoversi, esce fuori dal terreno di gioco o l’arbitro interrompe il gioco per qualsiasi infrazione alle Regole.

Si decide che tutti i componenti della squadra devono eseguire lo stesso numero di tiri prima che un calciatore possa eseguire un altro tiro; l’ordine può essere cambiato per la nuova “serie” di tiri.

Si statuisce che l’arbitro non deve ritardare l’esecuzione dei tiri di rigore quando un calciatore lascia il terreno di gioco; se il calciatore non ritorna in tempo per eseguire il tiro, questo è considerato come tiro non realizzato. È importante mettere fine a questo comportamento potenzialmente sleale (vedi istruzioni dall’allenatore, ritardo intenzionale, partite truccate, ecc.).