Ucraina, Rebrov: “Ceferin vuole l’Italia agli Europei? Non ci interessa”
La conferenza stampa del CT dell’Ucraina Rebrov alla vigilia della partita contro l’Italia, decisiva per le qualificazioni agli Europei 2024
Alla vigilia di Ucraina-Italia, partita decisiva per le qualificazioni agli Europei 2024 (qui gli scenari per la qualificazione diretta degli Azzurri), il CT ucraino Serhij Rebrov ha parlato in conferenza stampa da Leverkusen, sede della sfida di lunedì 20 novembre. Di seguito le sue dichiarazioni.
“Abbiamo fornito alla squadra le informazioni sull’ultima gara, questa è un’altra partita. Ci aspettiamo uno stadio tutto pieno che possa appoggiare i nostri calciatori. Ci serve la vittoria, abbiamo esaminato diverse tattiche. L’Italia è una squadra che può far sia una partita difensiva che offensiva, poi hanno grande intensità e un paio di buoni marcatori. Entro domani diremo ai nostri ragazzi tutto ciò che c’è da fare, proveremo a fare la miglior partita possibile“, ha detto Rebrov alla vigilia di Ucraina-Italia in conferenza stampa.
Sull’amichevole giocata contro il Legia: “Abbiamo giocato contro una squadra, non contro una nazionale. E’ stata programmata tre giorni prima della gara contro l’Italia e sono contento che nessuno si sia infortunato, per questo motivo tutti si sono regolarmente allenati“.
Sulle parole di Ceferin, presidente UEFA, che ha detto che l’Italia “deve assolutamente partecipare agli Europei“: “A questo deve pensare la gente ucraina, non i nostri calciatori che devono restare concentrati e pronti per scendere in campo. Queste parole non vanno ad influenzare in alcun modo la nostra partita“.
Ancora Rebrov: “Io lavoro da poco sulla squadra, ma l’atmosfera che c’è mi piace. C’è una grande responsabilità quando si gioca per la nazionale, ma le gare che i nostri ragazzi giocano all’estero danno sicurezza“.
Sulle sensazioni della nazionale: “Stiamo vivendo un momento difficile e vogliamo regalare delle emozioni positive alla nostra gente, vogliamo supportarli sapendo che le partite della nazionale possono aiutare i nostri ragazzi, i nostri soldati. Non abbiamo bisogno di motivazioni extra per una partita del genere“.